Tassi: i buoni propositi per il 2024

trump dollari

Tassi: i buoni propositi per il 2024

10 rialzi di fila del tasso, un anno e mezzo di continui aumenti. La BCE ha da un lato cercato di evitare l’aumento dell’inflazione, dall’altro ha però messo in crisi famiglie e imprese.

Le conseguenze si sono viste e sono state pesanti

Si è innanzitutto registrato un tracollo del mercato dei mutui e prestiti del 33%, una diminuzione del 19% delle vendite di immobili e in Italia si stimano 200.000 famiglie in difficoltà a sostenere le rate dei finanziamenti. Nel Board BCE di metà dicembre finalmente c’è stato il sospirato stop, una pausa dopo un anno e mezzo di rialzi.

Il mercato dei consumi ha risentito non poco della stretta monetaria

C’è stata una contrazione della domanda, che poi era anche l’obiettivo della BCE, e una proroga da parte di famiglie e imprese nell’effettuare lavori e progettare investimenti, sperando in un futuro in cui i tassi saranno più bassi e potranno esserci più soldi nei conti correnti.
Ancora le bocce non sono ferme. Ma il trend al ribasso da dicembre c’è. Innanzitutto si sta riscontrando la diminuzione delle materie prime.

Possiamo facilmente renderci conto ogni giorno, anche senza conoscere l’economia e la finanza, del calo della benzina e del gas da riscaldamento rispetto allo scorso anno. Complice il conflitto Russia-Ucraina, i prezzi avevano subito una forte fiammata. Le prospettive nel mercato del Brent continuano ad essere positive anche per il 2024 e quindi da questo lato percepiremo una “relativa” tranquillità. Anche l’energia elettrica ha subito una sostanziale tenuta.

Quello che più hanno dimostrato gli italiani è una forte resilienza di fronte alle problematiche di crescita inflattiva.

Hanno saputo affrontare meglio di molti altri Paesi la spinta in alto dei tassi, il trend negativo dell’aumento di energia e gas, il caro prezzi nei supermecati, complice il comportamento virtuoso di risparmio delle famiglie italiane, che quando possono “mettono da parte” anziché spendere tutto. Inoltre sono da registrare anche gli interventi attuati dal Governo a supporto del reddito delle famiglie in un contesto non facile di aumento dell’inflazione. Infine vi è stata la “sinergia” di aiuto alle famiglie attuata da molte catene di supermercati che hanno consentito di mantenere i prezzi dei prodotti basici agli stessi, o quasi, livelli pre-inflazione.

Il tutto ha contribuito a non creare forti tensioni sociali e a superare meglio le difficoltà

Lagarde non esclude di poter effettuare nuove strette anche nel 2024, ma per ora, fino al prossimo Board di fine gennaio, lo stand-by sarà in atto. La presidente della BCE si limita a confermare che è ancora presto per dare indicazioni sul tasso nel 2024. Tuttavia gli analisti del settore sono unanimi nel ritenere che nei primi mesi del prossimo anno la “pausa” della BCE sarà confermata. Per poi procedere speditamente al primo taglio dei tassi da luglio 2024. Una bella notizia per chi ha mutuo e prestiti a tasso variabile.

Francoforte non commenta ma, salvo sorprese, la strada è quella di non attuare altre strette, nonostante il proseguimento del conflitto Russia-Ucraina e le forti tensioni in Medio Oriente.

Potranno tirare un sospiro di sollievo le 200.000 famiglie che hanno visto crescere di una media di 365 euro mensili le proprie uscite per i finanziamenti rispetto a 18 mesi fa.

Anche la curva dei “futures”, ovvero della vendita futura di derivati che anticipano il mercato principale, prevede cali addirittura prima del prossimo semestre.

Già da marzo 2024 si potrebbe vedere qualche buon risultato al ribasso, al massimo a maggio. Adesso i tassi si aggirano al 4% sui depositi e al 4,5% sulle principali operazioni di rifinanziamento: il dato più alto degli ultimi 22 anni.

La Fed si sta già muovendo per una revisione in giù e potrebbe essere seguita dalla Bank of England e della Banca Nazionale Svizzera. L’obiettivo previsto a fine 2024 è di raggiungere il 2,76%.

Un traguardo che non è più solo un miraggio

Si intravede una luce in fondo al tunnel. E speriamo che il ciclo basso dei tassi, una volta realmente raggiunto, duri a lungo.

Leggi anche: A Natale, tante sorprese per il voto al MES

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version