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1939: l’asso degli U-boot Günther Prien entra nella leggenda con l’incredibile impresa di Scapa Flow

di Paolo Sebastiani
9 Marzo 2020
In Cultura
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1939: l’asso degli U-boot Günther Prien entra nella leggenda con l’incredibile impresa di Scapa Flow
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Günther Prien è stato il migliore asso degli U-boot della Kriegsmarine durante la seconda guerra mondiale. Sotto il suo comando il sottomarino tedesco U-47 affondò più di 30 navi alleate per più di 200 000 tonnellate. La sua impresa più importante, fu comunque l’affondamento della nave da battaglia britannica HMS Royal Oak ancorata a Scapa Flow.

Prien (a sinistra) con Adolf Hitler

La notte fra il 13 e il 14 ottobre del 1939, Günther Prien al comando dell’U-47 riesce a penetrare nella base navale britannica, eludendo le difese nemiche. L’azione ha inizio la sera, in assenza di luna, ma col favore dell’aurora boreale. Fino a quel momento l’equipaggio non è stato informato sugli obiettivi della missione. Dopo una manovra millimetrica, Prien riesce a oltrepassare la barriera – considerata dagli inglesi impenetrabile – costituita dalle navi affondate in prossimità del passaggio, ed entra in porto. Il nucleo principale della marina britannica si è già spostato verso la costa occidentale della Scozia, ma in porto resta, fra le altre, una delle più prestigiose unità della marina britannica, la Royal Oak, che nel 1916 aveva partecipato alla battaglia dello Jutland. Si tratta di una corazzata della lunghezza di 187 metri, con un dislocamento di 29.150 tonnellate.

La HMS Royal Oak sul fondo del mare

Alle 0,59, l’U-47 lancia una prima scarica di quattro siluri, che non ha successo: uno non parte, gli altri tre mancano il bersaglio. Un ulteriore tentativo con il siluro principale va a vuoto. La Royal Oak è soltanto scossa da un forte urto; a bordo si pensa a un’esplosione interna. Intanto, Prien ordina di caricare i siluri di riserva. Terminata la lunga operazione, che avviene in superficie in mezzo alla baia silenziosa, alle 1,27 parte la seconda scarica, che centra in pieno l’obiettivo: la Royal Oak, sventrata, si rovescia su un fianco e affonda nel giro di appena un quarto d’ora, trascinando con sé tutti gli 833 membri dell’equipaggio.

L’U-47 percorre a tutta velocità la via del ritorno tenendosi lungo costa per non essere localizzato, e riesce così a sfuggire ai cacciatorpediniere nemici e a varcare indenne il passaggio. Tre giorni dopo giunge alla base di Wilhelshaven. 

Insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, Prien (a cui venne dato il soprannome di Der Stier von Scapa Flow (Il Toro di Scapa Flow) divenne il primo membro della Kriegsmarine a ricevere questa alta onorificenza. Un toro venne venne verniciato sulla torretta esterna dell’U-47, e divenne l’emblema dell’intera 7ª flottiglia di U-boot. Ritornato in mare, Prien continuò a perlustrare l’Atlantico e ad affondare le navi mercantili alleate, venendo decorato, per i suoi successi, con le fronde di quercia della Croce di Cavaliere nel 1940.

Morì, insieme a tutto l’equipaggio dell’U-47 l’8 marzo 1941, poco dopo essere stato promosso Korvettenkapitän in seguito all’affondamento da parte del cacciatorpediniere britannico Wolverine in acque Islandesi. Sebbene fosse rimasto in mare per meno di due anni, Prien realizzò il record di affondamenti durante la seconda guerra mondiale: in 238 giorni trascorsi in mare, affondò 30 navi nemiche per un tonnellaggio complessivo di 193.808 tonnellate.

 

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