Viva il Senegal che non si inginocchia per BLM

Senegal

Ieri l’Inghilterra ha eliminato il Senegal ai Mondiali del Qatar, ma non è questa la notizia.

Il conformismo politically correct ha, infatti, raggiunto apici di ridicolo mai visti, prima del fischio d’inizio.

Il Ct dell’Inghilterra, Gareth Southgate, aveva  annunciato che i suoi calciatori si sarebbero inginocchiati ai Mondiali di Qatar 2022: l’hanno fatto anche ieri, difatti.

Il gesto dei giocatori inglesi è nato per sostenere la causa Black Lives Matter dopo la morte di George Floyd e contro il razzismo.

E così gli undici britannici si sono genuflessi davanti alla loro banalità, mentre gli africani del Senegal rimanevano bellamente e fieramente in piedi. Loro che invece sarebbero dovuti essere i primi a farlo secondo la vulgata dominante, e che invece evidentemente di farsi strumentalizzare proprio non ci stanno.

Loro, che per primi, secondo il mainstream, dovrebbero essere sensibili ai problemi del razzismo. Ma evidentemente sono al di sopra di queste ridicolaggini di un Occidente mieloso: onore al Senegal, quindi.

Anche se a pensarci bene, secondo la logica dei benpensanti de sinistra non essendosi inginocchiati, i Senegalesi potrebbero essere tacciati di razzismo. Un bel cortocircuito in salsa dem.

Il Senegal sul campo, purtroppo, ha invece perso, superato da un’Inghilterra che ha sbloccato il punteggio con Henderson e nel finale di primo tempo ha raddoppiato con Kane.

Il terzo gol di Saka nella ripresa ha chiuso i giochi, spalancando alla compagine britannica le porte del quarto di finale, che la vedrà opposta alla Francia sabato prossimo alle 20.00, ora italiana.

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