Veicoli: stangata Diesel (+12,4%) e limitazioni all’inquinamento. Avere un’auto oramai è roba da ricchi.

Pompa di benzina

Pompa di benzina

Veicoli. Stangata sui carburanti nel Ponte di Ognissanti con il prezzo del Diesel rincarato del 12,4% nell’ultimo anno. Lo rende noto l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione agli ultimi dati Istat sull’inflazione nel mese di ottobre, che registrano anche un’impennata della benzina (+9,4%) e degli altri carburanti (+7%). Un salasso per famiglie e imprese, che s’aggiunge agli altri rincari sui costi dei veicoli registrati nell’ultimo anno.

Rincaro dei carburanti: l’analisi Uecoop

L’analisi Uecoop su dati Globalpetrolprices sottolinea che per quanto riguarda il Diesel abbiamo il prezzo più caro dell’Unione Europea dopo la Svezia mentre sulla benzina deteniamo il record UE, a pari merito con la Grecia, con una media di 1,66 euro al litro. L’Italia rientrerebbe nei 5 paesi al mondo dove la benzina è più cara. Se invece confrontiamo i prezzi del Diesel con quelli tedeschi scopriamo che in Italia si paga un netto 20% in più sul prezzo finale del carburante.

Non finisce coi carburanti: tutte le tasse sui veicoli per famiglie e imprese

Che l’Italia non sia un paese dove il trasporto su gomma conviene ahimè, lo si sapeva già. E che non sia conveniente possedere un veicolo, pure. Ci fanno i conti le famiglie italiane che negli ultimi 5 anni hanno dovuto far fronte al rincaro del +19,8% sul bollo auto. Tasse sui veicoli che tra il 2013 ed il 2017 sono aumentate del +11,3%, cresciute in media di 171,6 milioni di euro, per arrivare a fine 2017 alla cifra totale di 5,2 miliardi di euro1.

Spese continue e diffuse, che partono dal conseguimento della patente, quando in buona parte dei casi le famiglie sono costrette a mettere da parte le auto di proprietà per acquistare veicoli con limitazione a 55kw/t, gli unici che possono guidare i neopatentati. E dopo il danno, la beffa: la limitazione dura solo un anno quindi costringe ad andare alla ricerca di una nuova auto idonea. A tutto questo adesso si aggiungeranno i costi dell’acquisto di mezzi a ridotte emissioni, per ovviare alle nuove limitazioni al traffico decise in diverse regioni italiane per i veicoli più inquinanti. Un investimento che peserà ancora una volta sulle tasche delle famiglie e delle piccole imprese, colpevoli soltanto di aver acquistato veicoli in passato e di non averli cambiati negli anni. 


1 analisi effettuata da Uecoop su dati Istat et al. Fonte: comunicato stampa.

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