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Home Attualità

Unione europea contro la famiglia 

di Redazione
21 Dicembre 2025
In Attualità
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La famiglia soffre di mononucleosi
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Unione europea contro la famiglia

È possibile ritrovarsi catapultati in una dittatura del pensiero senza essersene resi conto?

Quando leggo notizie come queste mi accorgo che la realtà in cui viviamo è proprio così, simile ad una dittatura orwelliana

Lo scorso novembre l’Ue ha negato l’accesso ai finanziamenti alla Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche (FAFCE), che riunisce 30 associazioni in 20 Paesi, impegnate nella promozione del ruolo della famiglia, perché non avrebbero sposato l’ideologia gender.

Con questa decisione l’Ue ha violato di fatto la stessa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che al punto 33, paragrafo 1, garantisce «la protezione della famiglia sul piano economico, giuridico e sociale».

Ma allora perché l’ha fatto?

La Federazione delle associazioni familiari cattoliche ha già avvertito nei giorni scorsi che senza i fondi europei o corrispettive donazioni liberali per 150.000 euro non sarà in grado di proseguire i progetti in corso e una parte del suo personale dovrà essere licenziato, dovendo ridurre la presenza nei dibattiti a livello europeo.

Ecco svelato il vero obbiettivo della UE: togliere la voce a chi difende la vita e la famiglia

Quella stessa voce che al contrario va fatta risuonare attraverso la grancassa dei media ben pagati per osannare iniziative quali My Voice My Choice: For Safe and Accessible Abortion (La mia voce, la mia scelta: per un aborto sicuro e accessibile), sponsorizzata da personaggi come George Soros e dall’industria abortista internazionale (più di 300 le organizzazioni che vi hanno aderito raccogliendo 1,2 milioni di firme), e che mira ad ampliare l’accesso all’aborto in tutti i Paesi dell’UE pagando le spese delle donne che devono recarsi in un Paese diverso dal loro per abortire.

Certo ormai sappiamo bene che quando ci sono di mezzo i “filantropi” il business si nasconde sotto l’ipocrisia di una falsa solidarietà umana

Infatti sulla scia di queste costosissime campagne mediatiche a Strasburgo il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione sui fondi a favore degli aborti transfrontalieri da far pagare a tutti i cittadini europei non importa come la pensino.

Con tale risoluzione si chiede alla Commissione di istituire un meccanismo finanziario volontario e facoltativo per aiutare i Paesi a fornire assistenza abortiva alle donne che non possono accedervi nel proprio Paese e che scelgono di recarsi in un altro Paese con leggi abortiste.

Come Comitato Prolife Insieme ringraziamo ed appoggiamo qualsiasi esponente politico di ogni fazione che si esponga per difendere la vita e la famiglia contro queste proposte

In questo caso il nostro Grazie va a Borchia della Lega che ha chiesto in sede europea di “rivedere criteri e modalità di valutazione dei progetti, affinché le associazioni a difesa della famiglia, come quelle rappresentate dalla FAFCE a livello europeo, non siano penalizzate a causa di un’interpretazione folle della disparità di genere”.

La nostra stima va anche a tutti i parlamentari dei partiti di centrodestra italiani presenti a Strasburgo che hanno votato contro i viaggi per uccidere i bambini nel grembo materno (tranne uno Chinnici di Forza Italia che forse ama il turismo abortista…).

È bene prendere nota che tutti gli europarlamentari liberali, i socialisti, M5S e delle sinistre hanno votato a favore mostrando come chi è schiavo di ideologie porta all’autodistruzione

Circondati da movimenti che approfittano di ogni sede per fare del “vittimismo” trasformando a proprio comodo capricci in diritti da imporre anche a chi dissente, non dobbiamo avere timore di fare sentire la nostra voce per denunciare una vera ingiustizia ovvero la discriminazione delle associazioni cattoliche e di tutta la rete di movimenti in difesa della vita e della famiglia.

Senza la Difesa della Vita non abbiamo più niente da perdere e quindi niente per cui valga la pena lottare

Come diceva Gandhi, prima ti ignorano, poi ti deridono e poi iniziano la persecuzione.
Ricordiamoci di chi sceglie di difendere la vita quando decidiamo da che parte stare.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Per Comitato Prolife Insieme
www.prolifeinsieme.it

Tags: CRISTIANESIMOEUROPAFAMIGLIAGENDERIN EVIDENZA
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