Una tribù di tennisti italiani nei primi 100 ATP

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Che bravi i tennisti di casa nostra! Come fosse la disfida di Barletta, combattuta da Ettore Fieramosca insieme ad altri baldi famosi Cavalieri di cui ancor oggi si nutre il dubbio siano mai esistiti. Ebbene i nostri eroi nei primi 100 tennisti del mondo contenuti nella classifica ATP, pugnano contro gli altri tennisti mondiali per tenere alta la nostra amata bandiera. Sono i nostri cavalieri, le nostre speranze, in una ATP guidata dal nostro Andrea Gaudenzi. Questi i nomi:

  1. Comanda Matteo Berrettini 23 anni, romano, tifoso della fiorentina, decimo, dopo un buon periodo da ottavo. Gran servizio, gran dritto, giocatore moderno, simil al tedesco Zevrev (numero 7). Backhands two hands, rovescio a due mani. Diciamo a rete non il massimo, ma sicuramente non è facile giocarsi contro. L’ho visto dal vivo e mi ha impressionato vederlo sicuro e tranquillo in campo anche nei momenti difficili. Ottima testa. Vediamo se migliora l’ottavo posto perduto.
  2. Fabio Fognini over 30 di Sanremo, con in casa uno Slam vinto da Flavia Pennetta (la moglie) a USOpen, un tennista con rovescio a due mani divertente. Forte. È sto numero 9. Però forse troppo umorale. Si attesta al numero 17 del ranking. Da vedere assolutamente, specie contro i top ten perché gioca bene. Il suo colpo peggiore è il carattere, ma non è vero. È solo italiano tutto qui. E ben accolto dai tennisti del ranking in generale. È un po’ il D’Artagnan italiano. Talento e carattere, che anche se si arrabbia è sempre simpatico. I dialoghi con gli spettatori per i suoi errori sono unici.
  3. Jannick Sinner, vent’anni, anzi no 19! 20 li farà ad agosto 2021, di San Candido, occupa il numero 32. Giovane, poco più che ventenne come il nostro uomo di punta Berrettini ha un servizio ed un dritto da top ten. Ha già vinto due tornei ATP, e quindi detiene il record di più giovane tennista vincente italiano. Manca un po’ nel gioco a rete. Dicono, quelli che c’hanno giocato contro anche in allenamento che abbia una palla pesa, cioè tira forte e dopo un po’ che ci giochi contro lo senti, nel senso che ti sfianca. Per ora con i top five ha sempre perso e mi riferisco a Nadal e Medvedev, peraltro nel match con Medved (2 del ranking) non ha neanche un po’ brillato. Ma Sinner sembra determinato e salirà. Ne sono sicuro. Non credo sia un crack. I suoi limiti a rete non lo rendono tale. Ad esempio se non te la cavi a rete a Wimbledon che ci vai a fare? Con questo, il nostro giovane italiano è da sostenere perché ha il carattere montanaro, solido, di uomo che lavora. Un vincente che sa giocare su più superfici. Salirà.
  4. Lorenzo Sonego, ranking 37mo a livello mondiale. Il giovane tennista, venticinque anni, è cresciuto molto ultimamente. Alto, come il nostro best ranking Berrettini, ottima battuta, ha un gioco vario, forse difetta in vincenti, ma di sicuro il confronto con tennisti di terra, open ed indoor lo renderà più forte perché gioca discretamente anche di volo. Penso che potrebbe essere una sorpresa nel proseguo del circuito.
  5. Al 68mo posto troviamo un altro giovane: Stefano Travaglia. Il tennista ha 29 anni e devo dire non lo conosco bene. Non l’ho mai visto dal vivo. Però i suoi buoni risultati sono comunque un po’ limitati. Non ci sono finali importanti in tornei importanti, che so, un ATP500. Non credo vedremo miglioramenti del best ranking nel futuro a breve, anche se glielo auguro veramente.
  6. Segue Stefano Caruso all’84mo posto. Ventottenne, ha dei buoni risultati negli ultimi due anni, però vale un po’ il discorso fatto per Travaglia. È stato numero 76. Sicuramente un ottimo tennista ma il suo best ranking nei secondi 50 ATP è sicuramente il massimo a cui può ambire.
  7. Marco Cecchinato all’89mo posto. Il tennista ventottenne siciliano da il meglio di sé sulla terra rossa e come colpi gli riconosco un bel rovescio. Quando ha acquisito continuità ha giocato bene ottenendo buoni risultati. La sua semifinale al Roland Garros del 2018 lo testimonia. Però certamente il fatto di essere un tennista prevalentemente di terra rossa lo limita perché i tornei ATP si giocano su vari tipi di superficie e molti indoor. Vorrei essere smentito.
  8. Andreas Seppi al 96mo posto. Tennista di Bolzano con un bel 18mo posto in ATP nel 2013. Corretto. Elegante. Preciso. Però più in avanti del 18mo posto non è andato. Essendo ormai 37nne il meglio di sé lo ha già dato. Ma per serietà e professionalità è un ottimo esempio di tennista.
  9. New Entry in top one hundred ATP è Lorenzo Musetti per la prossima settimana. Ha 19 anni, di Carrara. I venti li farà il 3 marzo 2022. Non sì sa ancora se al 93mo posto o giù di lì. Ecco, di tutti quelli scritti sopra, se questo tennista si amministra bene, di testa e di fisico, se riesce a far tesoro dei suoi errori, convivere con i propri limiti e migliorare su superfici non terraiole, questo può avere la stoffa per arrivare in Top Ten ed essere il crack italiano del tennis moderno. Ha facilità di colpo in tutte le parti del campo. Rovescio o dritto non fa differenza: fa male nello stesso modo. Battuta da rendere continua in tre set, ma potente e precisa. Voléé come si deve. Palle corte da urlo, tanto sono precise, sia di dritto che di rovescio. Spero solo non sia l’ennesimo nostro buon giocatore. Come i precedenti dunque. Dei quali devo dire non vedo ancora oggi uno di questi in grado di vincere uno slam. Magari mi sbaglio. Vorrei sbagliarmi. E vorrei che Musetti ci credesse nel diventare il numero uno del tennis mondiale. Immagino che per esserlo bisogna iniziare a fare molte rinunce, ma la stoffa c’è, e si fa in fretta a salire quando si gioca bene. Glielo auguro. Cercherò di vederlo dal vivo quanto prima.

Diciamo la cavalleria italiana in questo momento è fatta da giovani e da esperti tennisti. Sicuramente i nostri ventenni si stanno facendo molto spazio segno che il tennis italiano è vivo. Vediamo nel 2021 come saranno a fine anno e quali risultati porteranno a casa. Il materiale ce lo abbiamo.

 

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