Una strage di innocenti

Gorla: Il massacro di quasi duecento bambini

Una strage di innocenti.Settantotto anni fa un drammatico bombardamento alleato colpì la scuola elementare “Francesco Crispi” . Il bilancio fu di oltre 200 morti, tra i quali purtroppo 184 bambini, alunni dell’istituto.

Un tremendo errore

I bombardieri americani avrebbero dovuto colpire degli stabilimenti industriali. Nello specifico l’obbiettivo gli stabilimenti della Breda, importante industria metalmeccanica, che costruiva anche armamenti.

Erroneamente i piloti si resero conto di aver seguito la rotta sbagliata, e di trovarsi sopra il quartiere milanese di Gorla. Quartiere densamente popolato della città. Venne immediatamente annullata l’operazione e diramato l’ordine di rientro alla base.

Bisognava però liberarsi del carico. Gli aerei trasportavano bombe già innescate, con le quali non si poteva rientrare alla base, senza rischiare di compromettere gravemente l’incolumità degli equipaggi degli aerei.

Un ordine criminale

Solitamente,molti militari di coscienza, in tali circostanze decidevano di lanciare il carico in aperta campagna oppure in mare, al fine di evitare inutili stragi tra i civili.

Il colonnello James B. Knapp, comandante del 451° americano, prese una decisione che definire criminale è eufemistico e riduttivo. Egli ordinò a quei velivoli fuori rotta di sganciare le bombe su Gorla. Il tutto cosciente del fatto che i piloti non rilevavano alcun obiettivo di interesse militare. Nessuno stabilimento produttivo. Ma era chiaro che si trovavano davanti ad un quartiere residenziale.

Una di quelle maledette bombe compì la strage nella scuola elementare. Bambini, insegnanti, bidelli, la direttrice ed alcuni genitori corsi a soccorrere i propri figli.

Nessuna giustizia

L’unico atto di pietà lo ebbero, dal destino, quei poveri genitori che nel tentativo di salvare i loro bambini, poterono seguirli nella tomba, e non furono costretti a sopravvivere ai loro figli. La più grande ingiustizia e sciagura per un essere umano. Ma è un amara grazia che ha concesso il buon DIO. La giustizia umana non si è mossa.

Il colonnello James B. Knapp, non fu mai chiamato a rispondere di questo crimine. Ed addirittura poté continuare la propria carriera, arrivando  tranquillamente a diventare generale.

Solo un suo superiore critico’ l’infame comportamento di Knapp,  un certo colonnello Stefonowicz. Ma soltanto perché una simile strage colpiva il prestigio della forza armata che rappresentava. Non per aver assassinato 184 bambini e molti altri civili inermi.

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