Una metastasi chiamata Tramvia

Con l'inizio dei lavori in Viale Lavagnini Firenze si prepara ad essere paralizzata per sempre dall'insipienza

Tramvia

Imbottigliato nel traffico di Firenze, impreco contro la maledetta Tramvia e la giunta comunale fiorentina.

Ma soprattutto contro i beoti che l’hanno votata
Loro e la viabilità sostenibile tutta mezzi pubblici e monopattini.

Su cui da oggi ci vuole il casco e, Dio voglia, domani uno straccio di assicurazione se causano danni con la loro maleducazione.

Per adesso è solo traffico.

L’insipienza di perseverare a considerare la soluzione un fattore che invece aggrava il problema.

Piove, chi si muove sulle due ruote ha lasciato gli scooter a casa.

Un disastro.

Sarà così per sette anni almeno, altro che tre, poi la Tramvia darà il colpo di grazia alla fragile circolazione di Firenze.
Giorni fa i cantieri preliminari su viale Lavagnini, lavori di Publiacqua per la realizzazione della nuova grande conduttura dell’acquedotto in viale Lavagnini, piazza della Libertà e viale Matteotti, che sostituirà il vecchio tubo che passava finora al centro del viale.

Là passeranno i binari della tramvia.
Praticamente un treno che stride e barrisce come in Piazza Stazione. In mezzo alla città, ai Viali alberati, che alberati non saranno più.

Saranno sostituiti da pali metallici.

Ci saranno i pali?
Oppure sarà a batteria?
Comunque sia sarà un disastro.

Un disastro che poi persevera’ verso Bagno a Ripoli, verso lo stadio.

Come un cancro metastatizzera’ tutta Firenze.

Si ramifica, si riproduce, occupa i gangli della circolazione.

Annienta le difese, abbatte il morale e vince le resistenze. Ed uccide il sistema.

A quel punto non ci si potrà muovere più e i nostri illuminati amministratori allargheranno le braccia puntando il dito contro chi osa ancora usare l’auto.
Elettrica, ibrida, green, pagata a caro prezzo, non importa.
Dovrà essere lasciata a casa per l’incompetenza dei loro predecessori.

Intanto i lavori procedono in maniera inesorabile anche di notte con lo spostamento dei new jersey.

Un macello immane, verso il giorno in cui partiranno i cantieri veri e propri che interesseranno viale Lavagnini, nel tratto da viale Strozzi a via Leone X.

Il giorno dell’inizio della metastasi.

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