Una deriva pericolosamente “corretta”

bello
Bello a tutti i costi? Cosa è successo? Ed esattamente di cosa può essere accusato chi preferisce (anche con un po’ di nostalgia a questo punto) quelle nelle foto in bianco e nero che ci riportano indietro con la memoria. E le case di moda oggi così attente a “non si sa cosa”, negli anni ‘80 e ‘90 erano razziste, omofobe, bruttofobe, pelosofobe?
O forse oggi c’è mancanza di contenuti e voglia di sensazionalismo a tutti i costi?
Ed il sensazionale va ricercato sempre e solo nello sconcertante? Ed è giusto voler imporre per forza un cambiamento? Non so se è una balla ma mi pare di ricordare che nell’800 essere paffuti piaceva, e pare valesse sia per gli uomini che per le donne; pare piacesse perché segno di buona salute e di ricchezza.
Poi le cose nel tempo sono cambiate e la figura longilinea è divenuta simbolo di bellezza. Ma il cambiamento avvenne in modo naturale, senza un’imposizione politica (perché la politica si occupava giustamente di cose più importanti e di affari di Stato. Senza voler entrare nella sfera personale dei gusti dei singoli individui) e senza un bombardamento mediatico.
Fino a pochi anni fa, un uomo o una donna (magari famoso/a) veniva considerato bello/a, affascinante, o altro perché piaceva alla gente! Prima piaceva al pubblico e poi veniva acclamato/a come l’uomo o la donna più bello/a, sexy, affascinante del momento!
Non mi pare che in passato qualche corrente politica si sia mai preoccupata di imporre alla gente di reputare Marilyn Monroe o Sean Connery belli!

Oggi cosa succede?

Vedo campagne provocatorie, con scelte di modelle/i di vario tipo. Scelte assolutamente legittime da parte delle case di moda. Ma legittime finché si tratta della loro libertà di decidere a quali volti/persone far rappresentare il proprio brand. Lì ci si ferma! E lì bisognerebbe fermarsi!
Non è possibile pretendere di controllare anche la reazione del pubblico! E questo non possono farlo nemmeno la politica o i media (spesso politicizzati)!
Le case di moda scelgano chi vogliono per le loro campagne. E la politica lasci alla gente la libertà di opinione che (non deve sfociare in reati ma) finché resta opinione anche il dire che qualcosa “non piace al punto di far schifo” dev’essere legittimo.
Si vuole per forza dividere le persone in due categorie i buoni ed i cattivi. Se ad uno una cosa piace ed un’altra “gli fa’ cacare”, e gli proponi di continuo quella che “gli fa’ cacare”, te lo potrà anche dire senza usare eufemismi, o no?
Ormai pare che alcuni godano nello sconcertare una parte della popolazione pregustando il momento in cui – a seguito della reazione legittima allo sconcerto – gli potranno fare la morale!

La mancanza di democrazia della natura: bello e forte sono stabiliti dal DNA

Del resto la natura non è mai stata democratica nelle proprie scelte. La natura ha creato il leone e la gazzella. E il leone rincorre la gazzella, la prende, la uccide e la mangia. E se ne fotte se tutto ciò non è politically correct.

E come per il leone e la gazzella, così lo è per i belli e per i brutti. Intelligenti e stupidi. Uomini e donne (orrore, ma cosa ho detto mai. Anatemi su di me!).
Quindi se sei bella, puoi fare la modella. Se sei un cesso ti trovi un altro lavoro. Se hai un’intelligenza superiore alla media, puoi iscriverti magari ad astrofisica. Se la tua qualità è la abilità delle mani, farai l’incisore. La natura ci fornisce doti uniche e diverse da tutti gli altri. La natura non è democratica e non lo sarà mai. Voi volete essere così democratici da essere totalitari.
Grazie alla collaborazione di Antonio Jr. Bisegna
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