Un chiaro mandato: fare, fare, fare

La destra ha il dovere di agire

Un chiaro mandato: fare, fare, fare. Il popolo italiano ha votato, e soprattutto ha votato per dei programmi. Si può dire tutto quello che si vuole, ma mentre il centro-sinistra ha presentato la sua proposta contro qualcuno, a destra si sono presi dei precisi impegni. E gli italiani hanno dato una maggioranza governativa per andare verso quegli impegni. Ad un centrodestra unito, e primeggiato da Giorgia Meloni.

È un fatto di democrazia

Se si è preso un impegno con l’elettorato, ed è dovere di chi ha ricevuto fiducia, onorare tale impegno. Non ci sono scusanti in democrazia, per non mantenere la parola con gli elettori. Non ci debbono essere remore, perché il vero contratto, chi ha vinto le elezioni, lo ha assunto con gli italiani. I veri impegni sono con il popolo. Lo dimostra l’atteggiamento sciovinista di questi giorni dei tedeschi e del loro governo. Atteggiamento che non rappresenta una novità.

L’immobilismo sarebbe fatale

Non accetteranno gli italiani, quell’ immobilismo che caratterizza la politica italiana da troppo tempo, da parte di un governo che ha ricevuto una maggioranza chiara ed un mandato diretto. C’è un sistema Italia che è diventato insopportabile. Bizantino. Gravato di sovrastrutture che paralizzano l’azione. Un governo voluto direttamente dal popolo, ha il dovere di agire. Agire verso un progetto, verso una soluzione, verso la costruzione dei prossimi decenni.

Bisogna pensare alle generazioni successive, riprendere in mano il futuro del paese. Il fatalismo rinunciatario di troppi grava sul non avere agito, davanti ad un sistema paese che si è bloccato sempre e solo per garantire gli interessi di caste e corporazioni non interessate al cambiamento. Più preoccupate di preservare delle posizioni di rendita, che di dare un futuro all’Italia.

Credere nel futuro dell’Italia

Riprendere l’iniziativa, da parte di un’Italia che solitamente subisce gli umori degli stati più forti, è fondamentale anche per ricreare quello che più serve ad un popolo: la fiducia in se stesso. L’orgoglio per l’appartenenza alla comunità nazionale determina in noi la certezza che la nazione abbia un futuro.

Un popolo che non ha fiducia in se stesso, perde ogni speranza nel domani. L’immobilismo, il fatalismo, la passività di molti governi italiani, l’incapacità del sistema di adeguarsi alle esigenze storiche, l’idea che il nostro stato sia irriformabile, hanno gravemente depresso le speranze della nazione.

Fare, fare, fare. Non sia la paura di sbagliare a portare a commettere l’errore più grande. Quello di non fare. Gli italiani compenseranno e sapranno apprezzare chi avrà il coraggio di agire . Perché ridarà fiducia in un futuro per il paese.

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