Toni nuovamente tesi fra Matteo Salvini e Emmanuel Macron
Dopo che il primo ha invitato il secondo ad “attaccarsi al tram” qualora voglia inviare soldati europei in Ucraina, il secondo ha richiamato l’Ambasciatore Italiano a Parigi per protestare formalmente.
È una lunga storia quella del rapporto controverso tra i due, e le posizioni antitetiche sulla guerra russo-ucraina hanno aumentato le distanze
I rapporti fra Francia e Italia sono burrascosi da tempo e solo ora pare abbiano trovato una forma di pacifica coesistenza internazionale grazie all’opera incessante di Giorgia Meloni che ha tentato di ricucire un rapporto sfilacciato per responsabilità -sia doveroso sottolinearlo – prevalentemente dei francesi.
Ecco perché pare, almeno stando ai rumors, che il premier italiano sia Abbastanza furiosa con il suo Ministro dei Trasporti
Salvini comunque non molla è fa sapere che è pronto a un chiarimento telefonico con il Presidente francese “anche alla 4 di notte” . Ma al contempo ribadisce che non retrocederà dalla sua posizione: niente soldati europei boots on the ground perché ciò significherebbe solo alimentare un’escalation militare mentre sono in corso seri tentativi di porre fine al conflitto.
Posizione che,peraltro, rispecchia quella del Governo italiano come ribadito più volte in questi mesi anche dalla stessa Giorgia Meloni
Quindi il tema non è la legittimità della posizione di Salvini quando i toni usati e l’opportunità di aprire questa polemica in un momento così delicato e cruciale. Quanto ai primi, Salvini, si sa, usa spesso toni provocatori che possono imbarazzare l’esecutivo, ma c’è da dire che la reazione di Macron appare francamente spropositata, quasi isterica.
Segno evidente di un disagio che il leader francese ormai soffre da svariati mesi, dovuto a una evidente crisi politica in cui versa inesorabilmente il leader d’oltralpe. Anch’egli, fra l’altro ,non è alieno da sparare insensate e altrettante figuracce
Si pensi alla annunciata intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina o, appunto, le continue fughe in avanti sull’Ucraina.
Il leader francese sente il fiato sul collo del Rassmblment National e del suo leader Bardella’ e quindi deve alzare sempre più il tiro per cercare di recuperare consenso interno. Ma questo lo porta sovente a “deragliare”. Insomma il tentativo di Macron di gonfiare i muscoli è piuttosto patetico.
Per questo è lecito domandarsi se il problema siano davvero i toni di Salvini o una Francia preda delle manie di grandeur del suo Presidente
Insomma, il problema è la luna o il dito che la indica?
È verissimo che la politica estera è di competenza del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Esteri e che conseguentemente sarebbe meglio che il leader del Carroccio tenesse a freno la lingua. Ma non va dimenticato che Salvini, oltre a essere ministro nell’ Esecutivo, è anche un leader di partito ed è in quella veste che “ha alzato i toni”. Inopportuno?
Forse si. In torto? Direi di no
Per la verità, sarebbe il caso che le smargiassate di Macron cessassero almeno quanto le sparate di Salvini perché se le seconde possono mettere in imbarazzo il Governo Italiano, le prime sicuramente rischiano di pregiudicare molto, molto di più.
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