Todi. Tanti giovani per “Foibe ed Esodo. La tragedia del nostro confine orientale”

Gremita la Sala del Consiglio Comunale di Todi (PG) per "Foibe ed Esodo. La tragedia del nostro confine orientale". Pubblico di giovani e giovanissimi

 

Todi (PG), 09 Febbraio 2023 – Gremita la Sala del Consiglio Comunale di Todi per Foibe ed Esodo. La tragedia del nostro confine orientale, evento del Comune di Todi per celebrare la solennità civile del Giorno del Ricordo.

Gremita sopratutto di giovani delle scuole medie inferiori e superiori del comprensorio tuderte. Una platea attenta che ha seguito gli interventi dei relatori sulle vicende che coinvolsero le comunità italiane delle province dell’Adriatico orientale fra il 1943 ed il 1947.

L’avvocato Raffaella Rinaldi, Presidente del Comitato 10 Febbraio – Umbria, ha incentrato il suo speech sulla reale conoscenza del dramma delle Foibe, a lungo dimenticato dalla memoria collettiva nazionale e che, ancora oggi, manca di consolidarsi nella coscienza nazionale malgrado il Giorno del Ricordo sia stato istituito per legge (Legge n. 92 del 30 marzo 2004). L’avvocato Rinaldi ha voluto altresì sottolineare che con Foibe si intendendo anche episodi di violenza anti italiana complementari alla pulizia etnica condotta dal Maresciallo Tito.

Il dottor Maurizio Pinna, figlio di esuli, ha condiviso con i ragazzi la preziosa testimonianza della sua famiglia, approfondendo altresì il profondo legame fra la cultura italiana e le terre dell’Adriatico orientale antico di secoli. L’analisi di Pinna ha spaziato a 360 gradi sia sulle comunità italiane di Istria e Dalmazia, sia sugli eventi precedenti, contemporanei e successivi al dramma che investì 20 mila italiani assassinati e 350 mila esuli.

A concludere i lavori l’intervento di Marco Petrelli, giornalista ternano, autore di ricerche sull’argomento fra le quali I partigiani di Tito nella Resistenza Italiana (MURSIA, 2020). Petrelli ha rammentato Vergarolla, prima vera strage dell’Italia repubblicana in una città, Pola, al temo ancora italiana poiché non occupata dagli Alleati né da Tito.

La devastante esplosione causata dalla manomissione, per mano dei servizi jugoslavi, di un deposito di mino ha causato quasi cento morti: una strage che il giornalista ha paragonato all’altra, altrettanto orrenda e gravissima, di Bologna sottolineando la diversa attenzione, storica e mediatica, per i due tragici eventi. Bologna giustamente ricordata e celebrata, Vergarolla inspiegabilmente dimenticata. Ha poi proseguito con una analisi della comunicazione, storica ed attuale, sugli eventi del presente e del passato, tendente non tanto alla verità quanto alla volontà di veicolare concetti condizionati, primo fra tutti la spersonificazione del nemico ed il giustificazionismo.

Moderatore (e promotore) dell’evento il vice Sindaco dott. Claudio Ranchicchio.

 

 

 

 

 

 

 

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(Immagine di sfondo e gallery a cura di: Comune di Todi)
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