Terremoto ‘ndrangheta in Toscana. Indagato il capo Gabinetto di Giani

Reati ambientali ipotizzati per Ledo Gori dalla DDA

Gabinetto

C’è anche il capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani tra gli indagati per reati legati alla ‘ndrangheta.

Ledo Gori risulta tra gli indagati nell’inchiesta della Dda di Firenze su presunti reati ambientali, nella quale sono indagati anche imprenditori considerati contigui alle cosce di ‘ndrangheta, e che ha portato a sei arresti.

A Gori viene contestato il reato di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio.

Le accuse

Gori è indagato per corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio.

Avrebbe mostrato “una incondizionata disponibilità a assecondare le richieste dei vertici del sodalizio criminoso in materia ambientale“.

E’ quanto contesta il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Antonella Zatini, sulla base delle carte depositate dalla procura distrettuale antimafia.

Secondo il gip, Gori avrebbe agito “in contrasto con le norme di trasparenza, correttezza e imparzialità, sia per quanto riguarda le autorizzazioni e le eventuali perpetuazioni delle deroghe tabellari agli scarichi, sia per quanto riguarda gli espedienti suggeriti per beneficiare dì deroghe ed elusioni alla procedura di Autorizzazione integrata ambientale”.

Per la procura, Gori si sarebbe reso disponibile a soddisfare le richieste del gruppo criminale.

Coinvolti i vertici dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno.

Gori non è accusato del reato di associazione per delinquere.

Sempre nell’inchiesta risulta indagato, tra gli altri, il consigliere del Pd Andrea Pieroni, accusato sempre di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Indagato poi per abuso d’ufficio il direttore del settore ambiente e energia della Regione Toscana, Edo Bernini.

Nelle intercettazioni il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, intercettata, diceva che i conciatori “erano stati generosi con la politica“.

In serata il presidente Giani ha tolto le deleghe al proprio Capo di Gabinetto non esprimendo giudizi sulla questione.

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