Straniero ed assassino? Ha problemi psichici e non si deve generalizzare

La distonia della sinistra nell'assolvere i criminali che accorrono "per pagarci le pensioni"

Problemi psichici

Straniero ed assassino, non temere: sicuramente ti saranno riconosciuti problemi psichici e te la caverai con poco.

Questa la sentenza già scritta dai media compiacenti ed allineati e da una larga fetta della magistratura schierata a sinistra.

Ogni giorno immigrati più o meno regolari si macchiano di delitti efferati e presto tutto viene passato sotto silenzio e dimenticato.

Curiosamente poi si scoprirà che tutti hanno problemi psichici, sono vittime a loro volta da compatire, curare e non punire.

I dati

Franco Gabrielli, il Capo della Polizia è stato chiaro: “C’è, negli ultimi anni, un aumento degli stranieri coinvolti tra arrestati e denunciati, questo è inequivoco. Nel 2016, su 893mila persone denunciate e arrestate, avevamo il 29,2% degli stranieri coinvolti; nel 2017 la percentuale è salita al 29,8%, nel 2018 al 32% e nel 2019 il trend è lo stesso, siamo quasi al 32%. Tenendo conto che gli stranieri nel nostro Paese, sono il 12%, tra legali e non, questo dà la misura del problema”.

Ma ovviamente ciò non tange le convinzioni infondate dei politici di sinistra, che a colpi di “delinquono anche gli italiani“, dimostrano il loro strabismo.

Uno studio di Medici senza Frontiere, ONG che non può essere certamente accusata di razzismo o di essere di destra dice il contrario.

Partendo da un’analisi dei bisogni e dei servizi esistenti, MSF, che da anni fornisce supporto medico e psicologico nelle strutture di prima e seconda accoglienza in Italia, ha evidenziato solo disagi psicologici, non patologie.

Avevamo raccolto dati su 387 pazienti e nel 60% dei casi, avevamo riscontrato una forma di disagio mentale”, sottolinea Silvia Mancini, curatrice del rapporto. “Questa percentuale saliva all’87% quando si prendeva in considerazione il senso di ansia e depressione derivante non solo dai traumi e violenze subite nel percorso migratorio, ma le condizione di vita attuali, il limbo in cui restavano per mesi in attesa di risposta delle commissioni territoriali, l’ansia per il futuro e quello che viene definito lo stress di transculturazione”.

Le patologie riscontrate più frequentemente erano, e continuano a essere ad oggi, il disturbo da stress post traumatico, la depressione e l’ansia, “disagi mentali, sofferenza psicologica, sì, ma non disturbi psichiatrici”, ci tiene a precisare Mancini. “Non si possono confondere le due cose”.

Le passerelle

La sinistra si indigna per l’omicidio di Willy Monteiro ma strabicamente passa sotto silenzio quello di Filippo Limini.

Filippo Limini, 25 anni di Spoleto, ucciso di notte nel parcheggio vicino alla discoteca “Country” di Bastia Umbra, tra Assisi e Perugia, dove aveva trascorso la serata del 14 agosto.

I suoi assassini un gruppo di ragazzi albanesi.

Per lui nessun funerale in diretta streaming, o passerelle di Presidenti in camicia bianca.

Alzando grida di giubilo quando gli assassini risultano essere italiani, è addirittura Bianchi.

Che godimento per la sinistra poter riversare il proprio campionario di odio sui fratelli Bianchi.

Grandi passerelle di politici di quella parte politica che coccola gli immigrati, meglio se clandestini, e le Carole di turno, ai funerali solo delle vittime con il colore nero della pelle.

A parti invertite nessuno si fa vivo, giustificando la loro assenza con il fatto che non vogliono fomentare l’odio.

Don Roberto

Don Roberto l’odio non lo fomentava, anzi, lo regalava anche agli stranieri non cristiani.

La mano che donava è stata azzannata dai suoi stessi beneficiati, ed è morto accoltellato da uno straniero clandestino e non espulso quando doveva esserlo.

Ovviamente con problemi psichici.

Don Roberto ha vissuto solo e tra gli ultimi.

Don Roberto se ne è andato da ultimo e da solo, senza Presidenti del Consiglio, Ministri, Parlamentari, cantanti, attori e intellettuali a portargli l’ultimo saluto.

Lui non meritava passerelle, foto e telecamere perché chi lo ha ammazzato è colui su cui loro speculano, lucrano, vivono.

Ed impongono il loro pensiero unico.

Cani sciolti con problemi psichici

Una strana, stranissima coincidenza accomuna decine e decine di omicidi.

L’omicidio del sacerdote a Como è stato commesso da un immigrato con problemi psichici.

Il sequestro della guardia giurata nel Duomo di Milano è stato commesso da un immigrato con problemi psichici.

Salvini è stato aggredito da una immigrata con problemi psichici.

Pamela era ancora viva quando è stata fatta a pezzi da un immigrato con problemi psichici.

David Raggi è stato sgozzato da un immigrato con problemi psichici.

Maurizio Gugliotta è stato sgozzato da un immigrato con problemi psichici.

Stefano Leo è stato sgozzato da immigrato con problemi psichici

Tre cittadini milanesi sono stati uccisi a picconate per strada da un immigrato clandestino, il tristemente noto Kabobo, affetto da problemi psichici.

I bambini dello scuolabus hanno rischiato di essere bruciati vivi a causa di immigrato con problemi psichici.

Il ragazzo di Spoleto è stato massacrato di botte da tre albanesi affetti da problemi psichici.

Potremmo continuare all’infinito, riportandoci anche a reati meno gravi ma sempre efferati come la violenza sessuale.

E poi, suvvia, non generalizziamo, la maggior parte degli stranieri sono brave persone che fuggono dalla guerra e ci pagheranno le pensioni.

Un modo assai bizzarro di interpretare la giustizia, di individuare certe patologie.

Un escamotage per assolvere sempre e comunque i propri progetti.

E, soprattutto, di gestire la censura.

 

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