Sparatoria Casal Bruciato, parla la sorella della vittima.

“Mi hanno chiamato all’ una e mezza di notte, credevo Maurizio fosse morto”.

Parla Claudia Mattiozzi la sorella del cittadino di Roma vittima di un agguato ieri sera nell’ androne del palazzo al 147 di via Diego Angeli, a Casal Bruciato dove vive con l’anziana madre. Sono entrambe al reparto Ambi (area assistenziale a media-bassa intensità) dell’ospedale Sandro Pertini dove la vittima, scampata miracolosamente alla morte, è ricoverata dopo aver subito un intervento chirurgico. Chi ha sparato, un uomo accompagnato da due complici, voleva uccidere. Mattiozzi, uscito dal carcere appena cinque mesi fa, è stato rincorso da una raffica di proiettili dal portone della scala A, dove la vetrata è stata danneggiata da due colpi, fin sulla rampa di scale dove altri quattro fori sul muro raccontano la corsa per rifugiarsi in ascensore, chiamato con l’aggressore alle calcagna e ancora imbrattato di sangue, fino al piano dell’appartamento dove qualcuno ha provato a coprire le chiazze rosse con dei fogli di giornale.

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