Le immagini contenute in questo articolo sono un grido disperato. Donne e bambini legati ai pali, il volto imbrattato, gli occhi in cui si specchia il terrore. Sembra si tratti di persone “colpevoli” di essere russofile e affamate.
La guerra è un orrore, è il fallimento per antonomasia per l’umanità, non esistono buoni o cattivi. C’è solo orrore. Il mio intento, pubblicando le immagini che vedete, non è certo quello di glorificare Putin. Non possiamo, tuttavia, liquidare la situazione come frutto di un impulso dittatoriale. Non lo è.
Siamo di fronte alle conseguenze di 8 anni di disastri diplomatici, di crimini perpetrati e non considerati (Donbass), di battaglioni di mercenari dopati rigurgitanti simboli hitleriani lasciati liberi di agire. Anni di gioco sporco dei “buoni” d’oltreoceano che non sono mai sazi. Di mille avvisi lanciati dell’Orso russo accerchiato da quell’istituzione falso democratica chiamata NATO. Anche l’acronimo suona come una beffa che si prende gioco della realtà. Chiamarla MORTO sarebbe più onesto.
I metodi utilizzati dai difensori di questa democrazia di plastica guidata dal comico Zelensky, sono quelli della Gestapo e delle SS. Donne e bambini ebrei legati ai pali con una cartello appeso.
Questi soldati ucraini temo che il cartello se lo siano risparmiato perché semi-analfabeti.
Prendiamo atto che la realtà è assai più complessa da quella che ci vogliono inoculare quotidianamente. Il dualismo buoni-cattivi è preconfezionato per i teledementi. Non si tratta di informazione, è pura e semplice manipolazione.
Goebbels ha aperto una strada che i medium di massa dell’Occidente percorrono ogni giorno, seguiti docilmente da centinaia di milioni di esseri umani che hanno riposto il pensiero critico sotto il telecomando.
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