• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Firenze

Siamo sicuri che il potere logora chi non ce l’ha?

di Barbara Felleca
20 Agosto 2025
In Firenze
0
Democraticamente
27
VISITE
CondividiTwitta

Siamo sicuri che il potere logora chi non ce l’ha?

L’antico brocardo latino recitava “scientia potentia est”, il sapere è potere, mentre ricordiamo tutti il Divo Giulio (Andreotti) re della Prima Repubblica con il celebre aforisma, preso a prestito da con il suo “il potere logora chi non ce l’ha”, che plasticamente svincola anche il potere dalla competenza.

Ho pensato a lungo ad un aforisma che possa adattarsi a questo tempo di fluidi campi larghi, accordi consacrati all’ombra della cupola del Brunelleschi (perché il laboratorio s’ha da fare, costi quello che costi), ed ho riflettuto su questi mesi trascorsi a ragionare più di nomi che di programmi, e credo che sia lecito chiedersi se oggi, forse, il potere logora chi ce lo ha, e lo detiene in Toscana in posizione di monopolio da decenni

La partita in Toscana pare vinta a tavolino dal sempiterno Eugenio che è riuscito a portare a casa l’investitura per il suo secondo mandato in Regione Toscana, e addirittura a garantire gli scalpitanti grillini che in nome del campo largo hanno resettato cinque anni di strenua opposizione a chi il potere in Toscana lo detiene da sempre, ed allo stesso Giani, che ha governato dal 2020.

Se il programma della coalizione di centrosinistra che si presenterà al giudizio degli elettori sarà anche in parte quello che pare negoziato con il Movimento, con Eugenio Giani garante della svolta a sinistra delle politiche regionali, infrastrutture incluse, ci sarà da chiedersi dove si posizionerà il voto di quanti ancora si recano a votare non per ideologia ma per sostenere chi meglio interpreterà l’arte del buon governo

Un caro amico mi ha detto che oggi i programmi elettorali non vanno più di moda, e non li legge nessuno; insomma, si vota per appartenenza, per convenienza, per paura, ed in molti neppure si recano alle urne perchè tanto “sono tutti uguali”.

Sarò boomer, nostalgica, o semplicemente “secchiona”, ma vi dirò che io, di programmi, a meno di 60 giorni dal voto, ne vorrei sentire parlare, come vorrei assistere ad un confronto tra i candidati al governo della Toscana, da Bundu a Giani, passando per il forse ancora quasi candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, il Sindaco più amato d’Italia che, stando a quel che scrive sui suoi profili social, si sta dedicando allo studio di atti e bilanci regionali, che usa termini desueti come “impegno, approfondimento, serietà” per una politica che oggi sembra ridotta più arte dell’apparire che del buon governo

E allora, se chi detiene il potere in Toscana è impegnato in acrobatiche mediazioni tra le tante anime che parteciperanno al campo largo di centro sinistra (e vedremo che ne sarà del centro riformista), forse chi quel potere non lo detiene a livello locale non ne è ancora logorato, e può dedicarsi allo studio, ed a una proposta di buon governo credibile che affronterà i temi cruciali (lavoro, infrastrutture, rifiuti) senza indulgere nel populismo del reddito di cittadinanza regionale?

La campagna elettorale in Toscana sarà brevissima, e allora vi chiedo, cari candidati Presidenti della mia Regione, fate uno sforzo e consegnateci un dibattito concreto, civile, articolato ed argomentato, che affronti non tanto la prospettiva delle Politiche 2027, ma quelle del governo della Toscana dei prossimi cinque anni

Ed a noi, cari elettori, dico: ascoltiamoli, quei dibattiti, leggiamoli, i programmi delle coalizioni, recuperiamo con il voto la nostra capacità di esercitare la democrazia mandando al governo della Regione chi ci offrirà la prospettiva di un buon governo del fare, e non del vivacchiare.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE

Tags: Campo LargoEUGENIO GIANIIN EVIDENZAPARTITO DEMOCRATICOTOSCANA
Articolo precedente

La vita dei carabinieri vale più di quella di criminali

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.