Serve la diplomazia

Serve la diplomazia. Bisogna scongiurare l’Impiego di armi nucleari. In un mio recente articolo, avevo già scritto che c’era questo rischio. Quanto meno la guerra nucleare limitata.

Non è uno scenario surreale

Soprattutto sarebbe realistico dopo un eventuale annessione a seguito dei referendum di Donbass e Doneck. Come se Zelensky, pensasse seriamente di andare a riprendersi la Crimea.

Vladimir Putin è stato chiarissimo. In caso di violazione dei confini della Federazione Russa, è previsto l’impiego di armi nucleari. E queste armi nucleari verrebbero tranquillamente usate contro l’Ucraina. Con un capzioso stratagemma giuridico, Putin porrebbe la linea di confine della Federazione Russa in Donbass e Doneck.

Armi che metterebbero immediatamente fino alla guerra. Perché salvo una risposta dell’Occidente, che porterebbe il conflitto a livello mondiale, e riporterebbe l’umanità all’età della pietra, l’uso delle atomiche metterebbe in ginocchio in pochi minuti il governo di Kiev.

Impensabile anche solo pensare di fornire armi atomiche agli ucraini. Prima di un invio simile, la Federazione Russa cancellerebbe l’Ucraina dalla faccia della terra.

Storicamente c’è un precedente

L’opzione del conflitto nucleare limitato,  è sempre più storicamente accertato, che fu presa in considerazione dal Presidente degli Stati Uniti in Richard Nixon, per mettere fine alla guerra in Vietnam.

Gli americani, nonostante la preponderanza numerica stavano pagando un prezzo troppo alto sul campo. L’utilizzo delle armi nucleari avrebbe per forza di cose costretto il Vietnam del Nord alla resa. Chiaramente si pensava ad un conflitto limitato, al solo contesto bellico, avvertendo le altre potenze nucleari di non avere intenzione di utilizzare su vasta scala questi armamenti.

Però al tempo, il grande acume politico di Henry Kissinger, fece la differenza. Riuscì tramite un accordo bilaterale, con la Repubblica Popolare Cinese, a gettare le condizioni perché il conflitto potesse cessare, i cinesi farsi garanti di una distensione dell’area. E soprattutto divise la Repubblica Popolare Cinese, dall’Unione Sovietica.

Piaccia o non piaccia dialoghiamo

Zelensky parla di un qualcosa di assurdo, quando propone di rimuovere la Federazione Russa dagli stati con diritto di veto. Gli stati che hanno quel diritto, lo hanno semplicemente in considerazione della loro forza. Perché non ci vuole un genio per notare che i membri che mantengono permanentemente tale diritto, sono potenze nucleari.

Per un motivo banale, triste, e pragmatico. Non si può ignorare chi ha la bomba atomica. Perché che quel tipo di arma, ci piaccia o meno, porta ad un bivio. Scendere a patti o andare verso l’allientamento reciproco.

Lo stesso Joe Biden, è stato costretto ad ammettere l’evidente realtà per la quale una guerra nucleare non ha vincitori. Sposando la filosofia del grande generale statunitense, Omar Bradley, eroe del secondo conflitto mondiale. E gli affermava che l’unico modo per vincere un conflitto nucleare è quello di non farlo scoppiare. Sulla base di questa saggia affermazione,è necessario fare intervenire la diplomazia, per far avere all’umanità un futuro.

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