“Senza il mare non saremmo quello che siamo”
All’indomani della presentazione, nella cornice romana di Villa Doria Pamphili, i trofei in palio nell’edizione numero 38 dell’America’s Cup e della Louis Vuitton Cup di Napoli alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ci aspettiamo che la competizione più vecchia del mondo porti in Italia e agli Italiani, popolo di Santi, Poeti e Navigatori, il suo spettacolo e la sua sportività.
Il Defender Team New Zealand, in accordo con lo stesso Governo Italiano, ha scelto Napoli come sede della prossima gara, che si terrà nel 2027, portando “in Italia il trofeo velico più prestigioso al mondo, una sintesi unica tra tradizione e futuro”, e tutto questo a pochi giorni dal trionfo nel campionato italiano di calcio che porta alla città ulteriore visibilità anche a livello internazionale
Grant Dalton, amministratore delegato di Team New Zealand, ha dichiarato: “Per Napoli è una grande opportunità. I visitatori a Barcellona sono stati 1,8 milioni con 174 milioni di persone che hanno seguito gli eventi. Il valore economico che abbiamo registrato nell’ultima edizione a Barcellona è stato di poco più di un miliardo di euro e adesso a Napoli abbiamo la possibilità di ripeterci”.
Anche il sindaco di Napoli Manfredi ha sottolineato il potenziale dell’impatto economico che lo straordinario evento sportivo avrà sulla città: “Tutto questo ci consentirà di accendere un riflettore globale su un luogo straordinario, il che significa anche attrarre investitori.
L’America’s Cup ha ricadute sul territorio che sono stimate tra il miliardo e il miliardo e mezzo di euro
Questo significa tanto lavoro, opportunità, crescita. Questa è una grandissima opportunità per Napoli e per l’Italia”.
L’edizione 2027 dell’America’s Cup potrebbe generare un impatto economico duraturo che sfora l’area della metropoli allargandosi all’intero Mezzogiorno:
le stime riportate dal quotidiano Il Mattino parlano di ricadute che nel lungo periodo potrebbero raggiungere i 2,5 miliardi di euro, con effetti strutturali su turismo, mobilità, servizi, occupazione e reputazione internazionale.
Un metro di paragone utile è il recente caso di Barcellona, dove l’edizione 2024 del torneo, secondo uno studio dell’Università di Barcellona e della Barcelona Capital Nautica Foundation, ha provocato oltre 1 miliardo di euro di impatto economico, creando 12.800 nuovi posti di lavoro e generando parallelamente un gettito fiscale di 208,5 milioni di euro
Nei giorni della competizione sono stati contati 1,8 milioni di visitatori e i 244 superyacht ancorati nel porto di Barcellona durante l’evento hanno generato un fatturato di 35 milioni di euro per l’economia locale.
È utile ricordare l’impegno degli organizzatori a promuovere in modo sostenibile l’economia locale e a investire nella comunità dimostrato dal fatto che il 90% dei 380 fornitori e prestatori di servizi dell’evento fossero aziende locali
Nel settore dell’istruzione, infine, la 37a America’s Cup a Barcellona ha raggiunto 20.677 giovani attraverso vari programmi educativi.
Gli incassi da turismo presso la sola città di Napoli potrebbero arrivare a 370 milioni di euro, ai quali si sommerebbero le spese organizzative (70 milioni) e i costi sostenuti dai team velici per il soggiorno (21,6 milioni), mentre l’indotto derivante dagli investimenti pubblici e privati, legati agli interventi sul territorio si potrebbe aggirare intorno ai 165 milioni di euro
Secondo le analisi del Centro Studi di Unimpresa, l’evento potrebbe attirare tra 1,5 e 1,7 milioni di visitatori nei due mesi in cui si svolgeranno le regate di gara, gli eventi collaterali e le attività promozionali, con un impatto economico di 690 milioni di euro nell’immediato con riferimento alla sola area del capoluogo campano.
Sempre secondo Unimpresa, forniture interregionali in beni e servizi collegati alla competizione e turismo diffuso in altre regioni del Sud potrebbero valere fino a 150 milioni di euro, testimoniando ulteriormente il potenziale di sviluppo economico della manifestazione.
Oltre al turismo e agli investimenti, l’evento potrebbe stimolare la creazione di 10.000-12.000 posti di lavoro temporanei durante il periodo della competizione e 1.000-2.000 occupazioni permanenti nei settori della nautica, accoglienza, logistica e servizi, tramite anche le opere di riqualificazione urbana e infrastrutture che vedranno coinvolta la città sia per ospitare le basi dei team in gara che per migliorare la mobilità urbana e potenziare i servizi pubblici
Ci auguriamo che l’impegno dell’organizzazione della competizione pià antica del mondo si confermi orientato allo sviluppo dell’economia locale e a potenziare le opportunità, anche formative, del territorio, provando a rilanciare anche le zone periferiche della città e a rafforzare l’identità della città come hub culturale, turistico e nautico del Mediterraneo.
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