Se fossi francese voterei per Zemmour

Marine faccia un passo indietro responsabile

zemmour

Se fossi francese… Io sono italiano e mi curo dei problemi dell’Italia. Però mi rendo conto che mentre si cerca un parallelismo impossibile con il modello Westminster, quello dei cugini d’oltralpe è il sistema più simile al nostro.

Un parlamentarismo razionalizzato dall’elezione diretta del presidente, per una grande intuizione di De Gaulle.
Dunque mi sento coinvolto. Magari il cambiamento potrebbe essere in parte contagioso.

Guardiamo in faccia la realtà, la Le Pen ha dei meriti, è una donna intelligente e brillante. Ma la sua candidatura alle elezioni presidenziali la brucerebbe politicamente. Paga un cognome ed una storia ancora troppo ingombranti. Probabilmente non arriverà al secondo turno. Ma se anche dovesse farcela, sicuramente verrebbe battuta con larghissimo margine da chiunque fosse il suo sfidante.

La crisi dei Gollisti

Indubbiamente gollisti e socialisti subiscono una crisi storica senza precedenti, e senza il doppio turno di collegio sarebbero già da tempo marginali. Invece si fanno da stampella vicendevolmente.

Zemmour è un candidato spendibile. Autorevole, preparato, personaggio televisivo noto. Sicuramente un azzardo definirlo un Del Debbio francese, visto che è marcatamente più politicizzato. Ma c’è anche da dire che il paragone rende l’idea della popolarità del personaggio.

Non è gravato da tutti gli handicap che vengono imputati a molti leader sovranisti. È un liberale convinto, da solide credenziali atlantiste e conservatrici.

Può mandare a casa Macron, un socialista sbiadito e poco incisivo

Eric Zemmour è un esponente noto della comunità ebraica, di origini algerine, perfettamente inserito nel sentimento, nella storia e nella difesa dell’identità francese. Può sbaragliare il quadro politico già confuso.

Paradossalmente basterebbe una desistenza, magari orientata semplicemente a richiedere una modifica dell’ingiusta legge elettorale francese, in favore di un maggioritario a turno unico, per dare a Marine Le Pen un grosso premio in termini di rappresentanza parlamentare.

La Francia vera, quella delle tradizioni, dell’orgoglio nazionale, erede e custode dei valori della gloriosa rivoluzione può solo guadagnare dall’ alternativa che propone questo outsider con buone chances.

 

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