Scuola: tornano i maestri dell’egemonia

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Scuola: tornano i maestri dell’egemonia

Non ne sentivamo davvero la mancanza. Il PD ritrova la vecchia vocazione “egemonica” e rilancia, ovviamente dalla Toscana, il suo repertorio sempreverde: l’invasione degli spazi scolastici ed educativi in chiave ideologico-statalista.

Si chiama “Ora educazione!” la campagna del Partito Democratico della Toscana per chiedere una legge nazionale che introduca l’educazione all’affettività, all’emotività e alla sessualità nelle scuole. L’iniziativa parte da una mozione già presentata dal consigliere regionale Iacopo Melio, responsabile dipartimento diritti e inclusione del Pd nazionale.

Professionisti di emozioni, affettività e sessualità

Visto che conoscere è la base di ogni contestazione e contrasto dialettico, ci preme approfondire il testo in questione. In sintesi chiede al Parlamento di discutere una legge che inserisca un momento scolastico, sotto la guida di professionisti specializzati, sull’affettività, rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, dalla scuola primaria fino alla secondaria. Sì, abbiamo capito bene: affidare questo delicato percorso umano a dei “professionisti specializzati”. Domande: specializzati in che cosa, certificati da quale ente superiore? In base a quale originale investitura sovrapposti ai docenti della classe? Ed ancora: autorizzati da chi ad affrontare con bambini, adolescenti e giovani uno dei principali nodi della vita? Infine, quale il ruolo, volutamente residuale, per la famiglia?

Il grande esproprio

Da quello che si evince dal testo, l’obiettivo dichiarato di questa proposta di legge è dunque quello di facilitare lo sviluppo delle competenze emozionali, relazionali e sessuali necessarie per affrontare efficacemente e in modo sano le proprie relazioni interpersonali nel corso della vita, improntate al rispetto di sé e degli altri. Ogni commento è superfluo: si tratta di un cosciente esproprio della funzione educativa della famiglia in nome e per conto di uno stato collettivo, ideologico e dirigista.

Nei nostri Comuni toscani ci sono già i primi ordini del giorno fotocopia. Uno dei più recenti quello approvato dal Consiglio Comunale di Reggello, con il consenso di PD ed Italia Viva, che hanno etichettato il deciso no dell’opposizione di centro-destra come esempio del “conservatorismo più ottuso”. Da noi invece un convinto plauso. Cento di questi esempi di mite e ferma opposizione a questa ulteriore spallata egemonica nella “rossa Toscana”.

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