Scanagatta e Savs. Due pioniere delle armi

Nelle forze armate Imperiali un'italiana ed un'austriaca precorsero la storia

scanagatta

Francesca Scanagatta e Viktoria Savs -In Italia le donne poterono prestare servizio militare solo dopo la legge 380 del 20 ottobre 1999. Ma molto prima due donne lo avevano già fatto nelle forze armate dell’impero austriaco. Impero che controllava una considerevole parte della nostra penisola.

La prima era un’italiana, la seconda era un’austriaca. La prima fu un ufficiale, la seconda un graduato semplice.

Ma oltre al paese servito, le accomuna il fatto che ricevettero importanti decorazioni per azioni di combattimento. Furono ambedue gravemente ferite, dovettero mentire per indossare l’uniforme e vennero congedate quando scoperte. Anche se mantennero le decorazioni ed una grande autorevolezza nel loro paese.

Francesca Scanagatta

Ten. Francesca Scanagatta

La prima è Francesca Scanagatta, milanese che si arruolò nel 1794 con il nome di Franz Scanagatta al posto del fratello per frequentare l’Accademia militare austriaca. Tre anni dopo diviene la prima donna ad essere formalmente nominata ufficiale.

Poco dopo nell’Europa del tempo, e sarà avvenuto probabilmente a causa di un periodo turbolento molto segnato dal caos che generarono le guerre napoleoniche, altre due donne con lo stesso trucco raggiunsero il grado di ufficiale. Una in Belgio ed una in Russia. Rispettivamente Marie Schellinck e Nadežda Andreevna Durova.

Francesca dimostrò grande coraggio come comandando truppe in azione, guadagnando due decorazioni e restando anche ferita.

Fu la costante preoccupazione dei genitori che arrivarono a rivelare la vera identità della figlia, a costringerla a dover lasciare la vita militare anche se le venne concessa una pensione.

Viktoria Savs

Il secondo caso invece riguarda un soldato semplice. La Savs, che allo scoppio della grande guerra si arruolò, sempre fingendosi un uomo insieme al padre, nei Kaiserjäger (un prestigioso corpo di fanteria).

Viktoria Savs

Viktoria tenne sempre un comportamento esemplare al fronte ricevendo ben due medaglie e subendo una ferita talmente grave che gli costò l’amputazione di quasi tutta una gamba. Scoperta anche lei in questo caso venne congedata.

Decise comunque di rimanere volontariamente a prestare servizio nella Croce Rossa per curare i feriti al fronte. La sua figura divenne un mito in Austria.

Per tutta la vita continuò a mantenere costanti rapporti con le associazioni combattentistiche della quale era membro e frequentava regolarmente i raduni.

Anche se austriaca lei aveva passato tutta la sua infanzia nel Trentino attualmente italiano, ed in un certo senso fa parte della nostra storia e della nostra terra.

Da quando Francesca Scanagatta ottenne ufficialmente i gradi di tenente, dovettero passare ben duecentotré anni per permettere alle donne di poter accedere alle forze armate italiane. Anche se paradossalmente durante il secondo conflitto mondiale molte donne vennero arruolate sia nella Resistenza, che nel corpo ausiliario femminile della Repubblica Sociale Italiana.

Ma poi in epoca repubblicana si decise di precludere alle donne il diritto di vestire l’uniforme.
Oggi questo è un problema superato, e nessuno in Italia deve tenere che la sua appartenenza di genere precluda il diritto di vestire l’uniforme.

Ma queste due figure, probabilmente ormai è ignorante dalla gran parte delle persone sono la dimostrazione di come si possa percorrere a grandi passi la strada del futuro.

 

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