Saviano vaneggia: “il destino di Salvini è il carcere”. Dei milioni incassati con Gomorra copiando non parla mai

Roberto Saviano su Twitter vomita il solito post radical: “il destino di Salvini è il carcere“. Si parla di Open Arms e migranti. Gli risponde per le rime Diego Fusaro che da tempo va ricordando a tutti, soprattutto alla sinistra, come la politica dei “porti aperti” non sia un esempio di umanità ma, al contrario, il viatico per un’esistenza di emarginazione e sfruttamento in cui le vittime sono gli stessi “salvati”.

Ma certi commentatori non lo capiscono, o fingono di ignorare il problema di fondo. E così “il bardo cosmopolita dal suo sontuoso attico di Nuova York“, ironizza Fusaro, anziché difendere i migranti e gli sfruttati finisce per difendere “gli interessi del padronato cosmopolitico dei porti aperti e del libero profitto cosmopolita“.

“I 134 migranti a bordo della #OpenArms, dopo essere stati ostaggio dei banditi libici, ora lo sono del bandito politico Matteo Salvini, il #MinistroDellaMalaVita. Ma il destino di Salvini è il carcere, e questo lo sta capendo anche lui; basterà che si spengano le luci”.

Il tuttologo Saviano predica bene e razzola male. Pur tenendo tanto alla sorte dei migranti, non risulta che il beniamino dei poveri abbia mai scucito un centesimo per venire in aiuto ai natanti. Eppure Saviano due soldi in tasca – si fa per dire – grazie a Gomorra se li è messi: 15 milioni di euro, per l’esattezza. Peccato che si sia fatto d’oro anche grazie al lavoro altrui; il camorrologo è stato, infatti, condannato in via definitiva per aver copiato interamente 3 capitoli del libello che lo ha reso milionario. Circa il 30% dell’opera. 

Leggi anche: http://www.adhocnews.it/il-tuttologo-saviano-condannato-in-cassazione-ha-copiato-tre-articoli-in-gomorra-il-30-del-libro-che-gli-ha-fruttato-milioni-di-euro/

Ora, se la matematica non è un’opinione, su 15 milioni 5 milioni (paria ad un terzo) sono finiti nelle casse del nostro eroe grazie ad un semplice copia-incolla. Magari, invece di fare la morale dall’attico newyorkese, Saviano potrebbe versare qualche milione per sostenere la causa dei migranti e, tanto che c’è, pagarsi una scorta privata; se proprio pensa di averne bisogno, cosa di cui dubitiamo parecchio.

Gli autori dei 3 capitoli sgraffignati dal bardo cosmopolita non hanno mai avuto una scorta, nè guadagnato un centesimo dal libro; e non fanno nemmeno la morale al mondo intero. 

Roberto Saviano è un paladino delle ingiustizie, a casa degli altri. Ciao povery.

 

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