Sanzioni a doppio taglio

Sanzioni

Sanzioni a doppio taglio. La nostra economia è in grave sofferenza, la guerra si complica. L’Ucraina è più debole di quanto si voglia far credere in occidente.  La soluzione diplomatica appare necessaria.

Se ne è accorto pure Di Maio

In un interessante intervista sul quotidiano La stampa, Luigi Di Maio asserisce che per superare la carenza di grano c’è un solo modo.  Creare un corridoio protetto di trasporto via mare dalle coste ucraine.

Peccato che tra poco le coste ucraine saranno totalmente controllate dalla Russia. Allora il fanciullo alla guida della Farnesina spera che la Russia dimostri di voler collaborare sostenendo un corridoio attraverso il Mar Nero. Altrimenti avremmo una vera e propria guerra alimentare..

Giustissimo. Ma perché Vladimir Putin dovrebbe farlo ? Visto che pensiamo di prendere i russi per la gola mettendoli alla fame?

Perché  Putin non dovrebbe fare altrettanto?

I costi dell’energia sono in forte ascesa in Occidente. Ora anche i costi  dei generi alimentari di prima necessità subiranno un’impennata .

Per questi beni non abbiamo veramente fonti alternative. Anche perché se per l’approvvigionamento energetico è tragico essere precari per anni, per l’alimentazione  sarebbe suicida. Allora probabilmente le nostre sanzioni si ritorceranno contro di noi. Intendo per noi l’Europa.

L’America ha autosufficienza energetica ed alimentare.

Il Cavaliere ha fiutato il problema

Non a caso una vecchia volpe come Silvio Berlusconi, ha detto che è necessario far accettare a Zelens’kyj le proposte di pace di Putin.  Subendo sì alcune critiche interne a Forza Italia .

Ma rendendosi anche conto che i rincari porteranno la guerra ad un impopolarità che destabilizzerà d’Occidente. Che si riverserà su chi la sostiene.
Sempre su la Stampa, Lucia Annunziata invita cercare una pace che non sia una piena sconfitta per nessuno di due contendenti . E questo lo  dice citando il caso vietnamita in cui Kissinger ammise che non si riusciva ad usurare il nemico.

Oggi qualcuno crede che sia la Russia e l’America di allora.

In realtà le condizioni sono molto similari al Vietnam di allora. Ma l’America è sempre la stessa P.

L’Ucraina è in un certo senso paragonabile al Vietnam del Sud

Dico ciò perché non condanno l’evasione. Quello è ovvio. Ma anche i vietcong erano aggressivi verso uno stato sovrano. Il problema sta, ieri come oggi, nel fatto che ad un certo punto lo Stato sovrano regge  esclusivamente sugli aiuti dell’Occidente.

Quindi non si trattava allora di usurare le potenze dietro i Vietcong ed al Vietnam del Nord quanto piuttosto di  rendere l’alleato autosufficiente .

Non basta rifornire. Serve un paese forte capace di vincere con il nostro aiuto, ma per la propria tempra.

Il Nord Vietnam ha prevalso sul Sud Vietnam perché ha saputo votare un popolo ad una causa.

Guardiamo cosa è accaduto in Afghanistan. Dove non si è riusciti a rafforzare il governo democratico.

Venti anni di aiuti  e tutto si è sfasciato quando ci siamo accorti che quel governo era attaccato all’Occidente come un malato ad un tubo dell’ossigeno. Non riuscivano a difendersi da soli.

Basta solo pensare al fatto che la cosiddetta via vietnamizzazione, ossia il lasciare che i sud vietnamiti cercassero di vincere da soli, li ha portati al tracollo. Esattamente come  come quando non è più stato possibile aiutare direttamente gli afghani.

Il copione si ripete.

Una nuova  Saigon, un’altra Kabul

Saigon e Kabul sono state due fughe rocambolesche. Il rischio della guerra Ucraina è proprio questo .

Con un opinione pubblica interna sempre più insofferente in Occidente .

Con il rischio che una piena sconfitta delegittimi ulteriormente in questi giorni il mondo libero.

Bisogna assolutamente arrivare ad una trattativa di pace il prima possibile, che consenta anche a noi di salvare la dignità.

Che permetta al Ucraina di sopravvivere.

E che riporti la Russia a sedere nei tavoli internazionali.

Isolare una potenza nucleare sarebbe semplicemente una follia.

 

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