Riduzione del contante: serve veramente a limitare il nero?

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Contante – Partiamo da un vecchio modo di dire tutto italiano: evadere le tasse dovrebbe essere considerato legittima difesa.

Qualche anno fa venne messo il tetto a 1.000 euro per il pagamento in contanti. Fu il Prof. Mario Monti quando mise in ginocchio l’Italia (o più precisamente a 90 gradi) che uccise la libera circolazione della moneta. 

Poi nel 2016, la legge di stabilità portò il limite più in alto. A 3.000 euro. Tra pochi giorni verrà abbassato a 2.000 per poi riportarlo a 1.000. Motivo? Combattere il nero.

A Firenze si dice che un tizio si tagliò le palle per fare dispetto alla moglie. E la situazione mi pare molto simile. Perché veramente si pensa che limitare a 2.000 euro il pagamento in contanti sia il viatico per eliminare l’evasione fiscale? Follia allo stato puro. Per farlo bisognerebbe che il denaro contante sparisse in maniera definitiva e ci fossero solo transazioni elettroniche. 

Perché se io ho del contante in tasca e voglio pagare un fornitore al nero, secondo voi richiedo fattura? Parliamo di realtà, per favore.

Se lo stato volesse veramente fare qualcosa per combattere l’evasione fiscale, intanto dovrebbe mettere incentivi alla fatturazione, e poi pago come voglio. Mi si rompe il tubo in casa? Arriva l’idraulico: 120 con fattura o 90 al nero? Indovina un po’? Ma se quelle 120 con fattura le posso portare in detrazione come spese, allora la fattura me la faccio fare eccome.

Le ristrutturazioni domestiche e le spese per il risparmio energetico hanno creato un aumento della fatturazioni molto importante. Il 50% e il 65% (anche se resi in 10 estenuanti anni) hanno fatto ingolosire gli italiani. Ogni tanto una legge fatta con criterio.

L’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici è una splendida marchetta che serve solo a detrimento del consumatore e del dettagliante, e va a favore degli istituti di credito che guadagnano in commissioni di transazione.

Istituti che, essendo privati, se ne fregano allegramente di abbassare le commissioni, anche se Giuseppi Conte ha chiesto loro il famoso “atto d’amore”.

Estero e grandi imprese: come si regolano sul contante

L’evasione fiscale, quella vera, non viene fatta col nero, ma con le società e le holding. E non importa nemmeno fare molta strada: basta andare in Olanda. Vero FCA? Oppure tassando come imprese italiane quelle entità astratte che operano nel web italiano essendo però di sede legale estera: Amazon, Google eccetera.

Alle volte non importa essere dei fenomeni dell’economia per fare manovre efficaci: basta guardare ai paesi che già le hanno fatte.

I paesi che hanno una bassa tassazione, la possibilità di portare in detrazione anche le spese fatte da privati e le commissioni su transazioni economiche bassissime, non hanno nessuna necessità di limitare la circolazione del contante. Anzi, i pagamenti in contante vengono accettati senza limiti. E l’evasione fiscale è quasi zero, o almeno molto marginale. 

 

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