RETRIVI
Retrivo,’che si muove all’indietro’oppure ‘ostinatamente insensibile al progresso’.
Qui non si tratta di fumoserie culturali.Niente rivolte contro il mondo moderno. Niente Evola ne’societa’agropastorali pasoliniane.
Qui si tratta di politiche retrive
Il fatto:un geometra,un filosofo e una giureconsulta elvetica hanno ottenuto dalla Magistratura romana l’apertura di un fascicolo giudiziario per bloccare la costruzione del Ponte di Messina.La denuncia dei tre non ha fatto riferimento a ipotesi di reato ed il fascicolo è stato aperto contro ignoti.
La tesi dei retrivi è che il Ponte non deve essere costruito.
Insomma,all’opposizione politica si è aggiunta l’opposizione giudiziaria.Non sono soli:un prete retrivo,ignorando la teologia dei ponti cara a Zuppi ed alla CEI,ha sostenuto che quello di Messina più che due coste unira’due cosche.Oltre all’opposizione clericale,politica e giudiziaria non poteva mancare quella ecologista.I retrivi di Bruxelles vogliono il ripristino della natura e dunque contrastano opere pubbliche invasive (speriamo bene per il futuro dei polder olandesi,l’agro pontino ma anche per la diga di Bilancino).I retrivi americani hanno invece una opposizione culturale:dopo la cancel culture sono approdati al NO bridges perché lesivi delle ‘terre primordiali’.Il geometra di cui sopra,abituato alle cose campate in aria,dice che la campata per il Ponte è impossibile e fonda anche una opposizione ingegneristica o geometristica.
La Regione Toscana,per fortuna,preoccupata per avere ricostruito il ponte sul Magra distrutto dalla piena ed allora addirittura il ponte di Mostar colpito dalla guerra,furbescamente tace.Ora è bene ricordare che il ponte di Messina sarà lungo 3.666 metri.Il viadotto di Coltano sull’A12 e’lungo 9,6 km,il ponte De Gama a Lisbona e’di 17,2 km,quello tra Copenaghen e Malmoe è di 15,9 km,quello di Crimea 18,1km.Fuori dall’Europa,il nuovo ponte Silk city in Kuwait sarà di 49km mentre in Cina quello Danjang-Kunshen è di 164,8km. Senza polemica,ma per amore di verità,ricordo che il geometra è Bonelli,il filosofo è Fratoianni,la giureconsulta elvetica è la Schlein,il prete è Don Ciotti,il brussellese è Timmermans,l’Universita’usa è Harvard.
Sono ovviamente supportati dagli adepti della decrescita felice che osteggia porti,aeroporti,oleodotti,dighe,autostrade,teleferiche,sciovie,centrali elettriche,stadi,Olimpiadi e dunque anche ponti
Probabile l’adesione anche di terrapiattisti e negatori dell’allunaggio perché refrattari ad ogni spostamento. Risulta comunque coerente che tale unione retriva sia definita ‘campo’non sappiamo se ‘largo’ ma certo incolto.
Mirabolante invece è che i retrivi tra loro si appellino e amino essere appellati come ‘progressisti’.
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