Resistenza ad oltranza contro Elly Schlein

Resistenza ad oltranza contro Elly Schlein.

È una causa a cui dobbiamo chiamare tutta la nazione. Tutti gli italiani di coscienza le si debbono opporre. Non in quanto persona. Non ci sono persone inumane. Bisogna opporsi a lei, in quanto portatrice di un pensiero che scardina il nostro paese.

Perché respingerla

Elly Schlein è la negazione dell’essere italiani. Lo è proprio alla base stessa della sua formamentis. Lo è proprio formalmente.

Soltanto noi italiani siamo talmente tanto fessi, da consentire legalmente ad un rappresentante delle istituzioni di avere ben tre cittadinanze. La nostra, ossia del paese che rappresenta, quella statunitense e quella Svizzera.

Ovviamente una persona può nascere, per ascendenza familiare da un’altra parte. Ma se sceglie di servire il popolo italiano, deve farlo in via esclusiva. Deve rinunciare ad altre appartenenze. Perché la sua lealtà deve andare unicamente, anche in maniera formale, al nostro paese.

Elly Schlein è apertamente una scarsa estimatrice dell’Occidente. Non dell’Occidente degenerato che si vorrebbe creare. Ma dell’Occidente in quanto depositario di tradizioni, e di una visione di grandezza che ha affascinato e guidato il mondo.

Elly Schlein nega la guida morale dell’Occidente. E per guida morale non si intende la superiorità. Questa storia del suprematismo, è la dottrina di pochi invasati, che viene usata dalle élite intellettuali per denigrare il giusto primato dei valori morali di cui è portatore l’Occidente.

È la missione civilizzatrice occidentale ad essere negata dalla Schlein.

La nostra fierezza

Noi dobbiamo essere fieri dei grandi valori di libertà, di democrazia che hanno illuminato il  mondo. E lo hanno fatto anche  e soprattutto nella visione della missione universale del Cristianesimo.

Non come religione di Stato ma come religione dell’umanità. Che ha sempre avuto lo scopo di elevare l’uomo. Scopo altamente conciliabile con la visione illuminatrice dell’occidentale.

L’ateismo è inconciliabile con l’Occidente. Direi che l’ateismo è inconciliabile anche con l’uomo.

La secolarizzazione della società, che consenta all’innaturale di diventare innaturale, che stravolga il disegno ordinato delle cose ideato dal CREATORE, è l’antitesi di tutto quello che noi siamo.

Un mondo laddove il suicidio diventa, non un crimine contro se stessi, ma un diritto inalienabile. Dove l’aborto ormai, con le pillole, diventa quasi ordinaria contraccezione. Dove prevale il diritto a scegliere di diventare genitori, rispetto al diritto di un bambino ad avere una famiglia; non è un mondo pacifico e ordinato.

Esso è una giungla orrenda, dove ogni uomo è preda dell’uomo. Altro che homo homini lupus! Qui il leviatano viene solo a portare il caos. È il lupo dei lupi. Non un sovrano che da protezione e ordine. In che anno che viene a promuovere, incentivare ed imporre il caos.

La lezione di Benedetto XVI

A Subiaco, nel monastero di Santa scolastica, Papa Ratzinger spronava l’Occidente ad essere fiero di quel monachesimo che ha salvato la sua cultura. Ha formato la sua spiritualità.

“Il tentativo, portato all’estremo, di plasmare le cose umane facendo completamente a meno di Dio ci conduce sempre più sull’orlo dell’abisso, verso l’accantonamento totale dell’uomo. Dovremmo allora capovolgere l’assioma degli illuministi e dire: anche chi non riesce a trovare la via dell’accettazione di Dio dovrebbe comunque cercare di vivere e indirizzare la sua vita veluti si Deus daretur, come se Dio ci fosse. Questo è il consiglio che già Pascal dava agli amici non credenti; è il consiglio che vorremmo dare agli amici che non credono. Cosi nessuno viene limitato nella sua libertà, ma tutte le nostre cose trovano un sostegno e un criterio di cui hanno urgentemente bisogno. Ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento nella storia sono uomini che attraverso una fede illuminata e vissuta, rendano credibile Dio in questo mondo.”

La speranza

Ecco perché dobbiamo resistere a Elly Schlein. O meglio rifiutare il messaggio di cui è portatrice.

Perché la nostra unica salvezza risiede nel rigettare, quelle vie che sono antitetiche alla nostra vera identità.All’ordine naturale delle cose.

Dobbiamo restare ciò che siamo, continuare il cammino dei nostri padri. Guardare al futuro nella coerenza della direzione che ci indicano i nostri valori di riferimento. Riportare coloro i quali hanno perso il sentiero, hanno smarrito il senso di grandezza alla base dell’occidente, sul giusto percorso.

Vergognarsi di ciò che siamo, è indegno. La fierezza della nostra civiltà deve diventare la stella polare, che guidi i Popoli Europei e tutto l’Occidente sul cammino del progresso.

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