Regionali Toscana: di nuovo i fascioleghisti

Enrico Rossi non sa che dire? Il fascioleghismo va bene per tutte le stagioni

Elezioni regionali toscana

Elezioni Regionali Toscana – Mamma mia quanto mi mancava! Cominciavo a sentirne il bisogno. Fisico. Come una bella sorsata di acqua di fonte dopo una corsa estiva. Come un respiro a pieni polmoni dopo un’apnea.

E finalmente è arrivato. Anzi è tornato. A grande richiesta del pubblico pagante di destra e di sinistra, non era possibile finire agosto senza il neologismo per eccellenza. La cura di tutti mali politici e democratici. La panacea all’avanzata neo-hitleriana post-mussoliniana. Il FASCIOLEGHISMO.

Non finirò mai di ringraziare Enrico Rossi, governatore (se Dio vuole) uscente di una gestione disastrosa e deplorevole e sinistra della Toscana. È lui il genio, l’artefice, il novello direttore dell’Accademia della Crusca, che ha inventato la Parola. E non è un caso che l’abbia scritto con la P maiuscola. Dato che ormai si sente il messia (stavolta minuscola) del nuovo millennio.

A meno di 40 giorni dalle elezioni regionali, dopo che il suo candidato Eugenio Giani ha preferito non presentarsi al confronto con Susanna Ceccardi, Il nostro eroe riappare. Direi quasi che ritorna, a gola. Come il lesso rifatto con le cipolle (francesina per i più accorti).

In un’esilarante intervista rilasciata a un quotidiano non risparmia nessuno. In soldoni invita estrema sinistra, 5Stelle, nani e ballerine a votare PD e Giani. Chiama in causa Michelle Obama e Bernie Sanders che si sono schierati contro Trump a favore di un vecchio che, si sussurra, nemmeno si presenta in tv perché non ce la fa più.

Ecco, è questa la strategia. Non a favore di Giani, ma contro i fascioleghisti. Vil razza dannata. Tutti uniti, ma non appassionatamente, per evitare il pericolo camicie verdi-nere. Manco fosse la maglia del Sassuolo.

Ma gli altri mostrano il dito medio

Dopo che Rossi si è autoproclamato vate di tutte le sinistre, senza che peraltro nessuno glielo abbia mai richiesto. Dopo che ha ritirato fuori lo spettro fascioleghista. Dopo che, insomma, ha vaneggiato come spesso gli accade, non sono mancate le risposte dei diretti interessati.

La tocca piano Irene Galletti, candidata alle elezioni regionali per i 5S. Secondo lei qualcuno “nel PD pensa di aver sbagliato disegno, candidato e alleati”. Per la pentastellata non si può pensare di votare contro qualcuno. E se dovesse vincere la Ceccardi, la colpa sarebbe tutta del PD.

Tommaso Fattori di Toscana a Sinistra è invece più soft: infatti sottolinea che “la tradizione del chiedere di turarsi il naso rimane ben salda”.

Enrico, permettimi di darti del tu… Sei un fenomeno, ma dico davvero. In un colpo solo hai sminuito Giani, offeso la popolazione toscana di centrodestra, e fatto imbufalire quelli che potrebbero rivelarsi alleati preziosi.

Per adesso il PD sta facendo una campagna elettorale meravigliosa. A favore della Ceccardi. Continuate così, vi prego.

 

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