Recensione film: “Aladdin 2019”

Recensione film: “Aladdin 2019”

Una Disney a corto di idee sta ultimamente sfornando versioni in carne ed ossa dei loro cartoni animati per eccellenza. Ho recensito poco tempo fa Bambi di Tim Burton, al cinema è uscito questa estate il Re Leone ed adesso mi accingo a raccontarvi di un altro lavoro diretto da Guy Ritchie che esce fuori dai panni di regista eccentrico e fuori di testa per rivisitare la bellissima favola dell’affascinante ladro che si innamora della bellissima principessa Jasmine, tra lotte di potere, lampade magiche e tappeti volanti. Nel film spicca per la presenza ingombrante ma senza ombra di dubbio di elevata qualità di Will Smith che interpreta il genio della lampada…. E lo fa maledettamente bene.

Il resto del cast non offre nomi importanti ma visivamente bisogna dire che hanno trovato attori perfettamente somiglianti alla pellicola originale. Di solito quando viene trasformato il film di animazione in pellicola con attori in carne ed ossa circondati da effetti speciali, si tende sempre a modificare un pò la trama e le scene. Questo Aladdin non si discosta dal cartone animato ma è fedele in tutto e per tutto, dalle battute , alle inquadrature ed anche al cantato. Aladdin è un film con molto cantato e forse questo può essere un punto a sfavore di una pellicola che comunque è ben fatta e trasmette alla perfezione gli odori della persia.

Tecnicamente devo ammettere che il film propone scene molto belle anche se , come già anticipato , gran parte della qualità è dovuta alla presenza di Will Smith, fantastico e perfettamente azzeccato per il ruolo. Aladdin è una pellicola che strizza l’occhio ai più giovani che non troveranno grandi novità se non quella di vedere in carne ed ossa i loro personaggi dei cartoni animati. Il film originale è di molti anni fa e forse le generazioni moderne non apprezzeranno molto il cantato e una fiaba che ormai conosciamo bene. Tra i vari remake che ultimamente ho visto sicuramente questo è uno dei peggiori anche se la qualità e la realizzazione sono ineccepibili ma la scarsa originalità e il senso di già visto prevalgono sul mio voto finale che comunque è accettabile.

VOTO: 6

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