Quelle elezioni che non finiscono mai

Quelle elezioni che non finiscono mai.
Solo pochi italiani sono davvero convinti che il dopo-elezioni sarà tutto rose e fiori.

Posto che il centro-destra prevedibilmente possa vincere, il passaggio chiave è come.Proviamo allora a porci in sequenza quelle che possono essere le domande cruciali.

Sarà sufficiente al centro-destra un’eventuale maggioranza risicata al Senato, che, secondo molti analisti, anche esteri, sarà il vero nodo delle elezioni di domenica? Non a caso Renzi, che in campagna elettorale è stato meno invasivo di Calenda, già da tempo ha lanciato una non troppo velata avance per la poltrona di Presidente del Senato.

I seggi

Ed ancora: se nel PD si concluderà, come immaginabile, la leadership di Letta, quale sarà la nuova linea dei Democratici? Non a caso da più parti avanza con forza la candidatura a segretaria di Elly Schlein, candidata alle politiche e vice-presidente della regione Emilia Romagna, un concentrato di femminismo, assoluto radicalismo in tema di diritti civili ed in pratica il prototipo giusto per spostare il PD a sinistra.

Di conseguenza che farà Conte, che si sta prendendo tutto il movimento 5SS, anche attraverso l’oscuramento di Beppe Grillo, l’emarginazione di Di Battista e l’annientamento di Di Maio?

Se, come sussurrano alcune gole profonde del PD, i 5SS affiancheranno numericamente il Pd o lo seguiranno di poco nelle percentuali, non è da escludere un ritorno di fiamma tra i due soggetti politici, ora apparentemente in lite.

I seggi

Se si verificasse contestualmente la vittoria solo risicata del centrodestra al Senato e il riallineamento di PD e 5SS, magari con qualche altro arrivo di rincorsa tra le altre forze politiche, non si prospetterebbero certo giorni sereni.
Ecco perchè risulta determinante in modo assoluto la competizione nei collegi uninominali, in cui si vice o perde anche per poche centinaia di voti. E questo a cominciare proprio dai collegi contesi della nostra Toscana. La risposta è il voto, andando al sodo, non fermandosi alle quisquiglie.

A nostro parere, le soluzione che scioglie questa contesa si gioca al centro. Quando lo scontro si radicalizza e si spostano le forze più pesanti sulle ali, mai sguarnire il centro dello schieramento. È proprio lì che avviene la resistenza o lo sfondamento.
Il vero stratega non può sbagliare.

Fonte: tgcom24

 

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