Putin “Scarface”: copertina shock dell’Economist. Il tramonto dell’Occidente

Economist – Per quanto riguarda la questione Kazakhistan l’Occidente è in rotta totale. Putin non si è fatto prendere alla sprovvista e con un formidabile ponte aereo ha trasferito migliaia di uomini nel paese per reprimere le violenze. Da quello che si capisce le truppe CSTO (quasi tutte russe ma non solo) e quelle kazake non stanno andando per il sottile: Almaty è comunque liberata, e piano piano nel paese sta ritornando la calma anche se i morti si contano a decine e gli arresti a qualche migliaio di persone.

Alla UE e agli USA non sta rimanendo altro che starnazzare di diritti umani e di trattative.

Ma trattative con chi?

Con chi ha assaltato e dato fuoco a sedi istituzionali, saccheggiato negozi, ucciso oltre una decina di poliziotti (dei quali tre decapitati su pubblica piazza)? Francamente lo starnazzare degli occidentali lascia il tempo che trova, e anzi rafforza la convinzione che dietro le violenze ci siano i loro servizi. Del resto non è la prima volta che utilizzano fanatici islamici, questo schema è già ben oleato come s’è visto in Siria e in Libia.

Comunque sia la sconfitta militare occidentale è cocente e si sta trasformando in una chiara sconfitta diplomatica e strategica: infatti secondo fonti kazake Putin ha già chiesto il prezzo al governo kazako: il cosmodromo di Baikonur tornerà ad essere una base militare russa a tempo indeterminato. E non più una base kazaka data in affitto alla società Roskosmos. E secondo me non sarà l’unica base russa sul territorio kazako. Dunque la Russia ritorna a mettere i piedi sul terreno: gli occidentali volevano scacciarli e stanno ottenendo esattamente l’opposto.

Ora ci saranno gli inutili vertici tra Russia e USA-Nato-UE sulle garanzie di sicurezza. Pare banale che gli occidentali con la mossa kazaka abbiano già dato la propria risposta.  Che tipo di guerra sarà lo scopriremo presto: economica, diplomatica, ibrida, militare, boh.

Sempre a chiarire le idee l’Economist, l’organo ufficioso delle élites occidentali sempre più criminali e disperate hanno dato alla stampe una copertina eloquente con un Putin-Scarface con il mitra in mano e la dicitura “Ci vedremo molto presto, signor Putin”. Figuratevi, Volodja vi accoglierà a braccia aperte.

Il gioco è chiaro, una élites di pazzi criminali, la nostra, per riuscire ad uscire dall’enorme crisi sociale ed economica che hanno causato e dalla crisi di credibilità nei confronti delle masse hanno deciso di aggredire la Russia, del resto le enormi ricchezze del paese fanno gola.

PS Peraltro l’aggressione alla Russia era già decisa nel 2014, solo l’insperata vittoria di Trump alle elezioni Usa ha rallentato il processo deciso dalla cricca criminale Dem. Ora sono di nuovo al potere con il Demente, i Buoni. E ritornano a far partire i loro piani.

P.P.S La Repubblica si dimostra la solita agenzia disinformativa, i mestatori numeri uno. A leggerla così sembra che sparino su inermi manifestanti e non su terroristi armati, saccheggiatori e decapitatori di poliziotti. Ma roba da matti..

da https://www.lantidiplomatico.it

 

 

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