Politicamente fieramente scorretto

L'ossessione folle di pochi imbecilli radical-chic ci sta uccidendo

schiavi

Le statue di Cristoforo Colombo sono state abbattute poiché aveva degli schiavi. Come se qualche imbecille volesse a battere le piramidi dei Faraoni, perché costruite frustando migliaia di schiavi ebrei e non solo. Roba da camicia di forza!

Pochi giorni fa si è avuto da ridire sulla presenza del ritratto della regina Elisabetta II in un noto college di Oxford. Poiché era vista come un simbolo del colonialismo. Peccato che l’impero fosse stato già dismesso quando Elisabetta è salita sul trono.

Sono stati abbattuti tutti i monumenti che ricordavano la storia confederata inclusi quelli del generale Robert Lee. Peccato che non abbia mai posseduto schiavi in vita sua, salvo per un’eredità pervenutagli tramite la moglie che si affrettò a liberare.

La torta di mele

Stavolta è la torta di mele a finire nel mirino del politicamente corretto. Infatti secondo il quotidiano Guardian, il tipico dolce americano sarebbe razzista perché pieno di ingredienti provenienti dalle conquiste coloniali.
Ma veramente ci siamo così rincoglioniti da dare peso a questa spazzatura passata per elaborazione intellettuale?

Siamo veramente convinti che l’Occidente sia responsabile di tutti i mali del mondo? Siamo veramente convinti che l’uomo bianco sia un demonio rispetto a tutti gli altri popoli, le altre razze esistenti sulla faccia del pianeta terra?

Oicofobia la chiamava Roger Scruton: identificandola come la necessità di denigrare i costumi, la cultura e le istituzioni che sono identificabili come nostri. La paura dell’Occidentale verso se stesso, verso ciò che è. Null’altro che razzismo.

Crediamo davvero che solo i bianchi siano razzisti e che non vi sia stato mai il razzismo nel resto del mondo verso i bianchi? Di cosa dovremmo scusarci? La tratta degli schiavi? Ma le navi negriere venivano rifornite di esseri umani rapiti spesso da mercanti arabi che commissionavano il ratto di africani nativi alle tribù avversari per venderli agli europei.

C’è qualcuno oggi che in nome del politicamente corretto accusa gli arabi dell’aver dato inizio a questo infame commercio? L’impero Ottomano non ha assoggettato parte dei Balcani, l’Albania e la Grecia?
A me il colonialismo non è mai piaciuto, non ha mai ispirato nulla di positivo.

Ma quello che ha fatto l’Occidente è sbagliato, e quello che hanno fatto i popoli non occidentali è sempre giustificabile?

Anche la Cina è razzista, così come l’Arabia

Pensiamo al grande impero di Gengis Khan. Non fu coercitivo con alcun popolo? Pensiamo all’Impero cinese, ed anche alla Cina di oggi. Non erano e non sono uno stato forte che si imponeva e si impone tuttora su altre popolazioni minoritarie?

La schiavitù non l’abbiamo inventata noi occidentali. Era presente già in popoli più antichi e non occidentali.
Ma di certo l’abbiamo abrogata e abbiamo imposto la sua abrogazione in tutto il mondo.

Forse qualcuno ricorda che nella seconda metà dello scorso secolo l’Arabia Saudita fu costretta ad abrogare la schiavitù solo su pressione della Gran Bretagna.

Cosa succede in Turchia

Noi oggi stiamo attenti a a non urtare la sensibilità delle minoranze. Educhiamo stupidamente i nostri bambini a vergognarsi della grandezza dell’Occidente. Ma qualcuno si preoccupa di come vengono educati i bambini nelle scuole turche? Qualcuno sa per caso che è severamente vietato parlare di genocidio degli armeni? Che i bambini di oggi in Turchia vengono educati ad essere fieri della storia dell’impero Ottomano?

Pensate che nella Cina odierna, che ha ambizioni di grande potenza e sta cercando di ricucire tutta la sua storia cercando di farne un collage armonico, gli studenti vengano istruiti per vergognarsi dell’espansionismo eppure gli imperatori cinesi?

Quindi i figli di tutti gli altri vengono cresciuti nella fierezza di quello che sono, i nostri figli a vergognarsi di quello che siamo stati.

L’Occidente sta solo mutilando se stesso, e così tarpando le ali al mondo. Sì perché noi abbiamo un grandioso modello di civiltà. La democrazia liberale nata dalle nostre radici giudaico cristiane e dalle rivoluzioni illuminate. Una democrazia che rimpiangono in paesi come Hong Kong e Macao, e rende i costumi occidentali un modello per tutto il mondo.

Noi oggi ci vergognamo di autori come Kipling, di conquistatori come Colombo. Addirittura andiamo a recriminare le considerazioni razziali di Voltaire, un uomo nato nel seicento. Ma siamo estremamente indulgenti con il più cruento pensiero antioccidentale, anche di autori contemporanei di paesi da noi ritenuti terzomondisti.

Chi ci fa credere di essere superiore a tali paesi? Pensiamo davvero che dobbiamo essere buonisti, sottovalutarli e generosi perché saranno sempre inferiori a noi commercialmente, militarmente e tecnologicamente? Il mondo di oggi ci smentisce.

Probabilmente noi abbassiamo la guardia con delle potenze che oggi sono molto più forti di come crediamo.
Ed anche la loro storia dovrebbe provarcelo.

La vicenda etiope

Ricordiamo che giustamente gli etiopi parlano di occupazione italiana. Ed infatti hanno ragione è stato un’occupazione. Di soli cinque anni rispetto ad un Impero millenario che ovviamente usava un potere coercitivo. Lì si trattava di uomini neri che colonizzano altri uomini neri.

Esisteva anche lì l’imposizione del paese più forte sui popoli più deboli. Ma nessuno ha portato sul banco degli imputati Hailé Selassié ed i suoi predecessori. Forse perché rientravano che nel politicamente corretto non avendo la pelle bianca, potevano lecitamente detenere schiavi ed assoggettare altri popoli.

Gli errori nella storia ci sono stati. Sono stati innumerevoli e da parte di tutti. Ma non è rinnegando se stessi, o andando dietro a queste sciocchezze da salotti elitari radical chic che si possono cambiare le cose.
Pensiamo a quanto invece l’Occidente dovrebbe imporsi, su tanti regimi dittatoriali, su tante privazioni di diritti fondamentali.

Noi siamo talmente concentrati a disprezzarci, mentre la nostra democrazia, il nostro diritto sono il sistema peggiore dopo tutti gli altri.

Dovremmo ricordarci con orgoglio che rappresentiamo un faro di speranza non solo per l’occidente ma per tante persone di ogni dove.

 

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