Politicamente corretto. Guarda la storia

Politicamente corretto. Guarda la storia.

Purtroppo ormai ci si piega a questo politicamente corretto. Come ci si piega ad un’egemonia culturale progressista, che ha invaso da oltre mezzo secolo il mondo accademico. Una egemonia culturale, che nel suo caso è molto spesso una negazione della cultura stessa.

Se lo scopo è combattere il razzismo, l’alterazione della storia non fa un gran servizio alla causa. Anzi rischia addirittura di favorire la controparte, che può facilmente smentire la veridicità della narrazione corrente.

Non c’è mai fine al peggio

Ovviamente non c’è sciagura che venga da sola. Al politicamente corretto si è aggiunto il woke. Poi è arrivata la cancel culture. E di lì tutte le mostruose degenerazioni che vedono il razzismo dovunque. La balzana trovata di rimuovere la storia ed ancor peggio di riscriverla.

Come se questi imbecilli non avessero enucleato il palese concetto che tutte le disgrazie dell’umanità si ripetono, proprio quando la storia viene studiata meno rigorosamente.

Ma che i salotti della cultura, di ogni tempo e di ogni dove abbiano prodotto una grande minoranza di geni, ed una stragrande maggioranza di ottusi è un dato tristemente noto a chiunque.

E con poi vengono i fanatici che vanno dietro agli ottusi. Un’esercito preponderante che segue la corrente.

Aveva ragione Indro Montanelli a dire :” i salotti italiani non sanno mai niente, sono frequentati dall’umanità più ignorante che esista al mondo”. Ora Montanelli non era un uomo che avesse troppe vie di mezzo. Ma era un uomo che sapeva arrivare molto bene alla verità. Poco mediata, magari cruda, ma abbastanza esatta.

Guardando alla storia

Diventa ridicolo pensare che adesso si voglia rifare Biancaneve, con un’attrice non più bianca. Diventa altrettanto ridicolo pensare che sia formativo ed istruttivo per le menti dei giovani che la regina Carlotta di Meclemburgo-Strelitz , sia rappresentata come di colore?

Oppure per forza di cose è necessario inserire personaggi di colore in tutte le fiabe, in tutti i film che parlano della storia Europea? Per far vedere che l’Europa di trecento anni fa era fantasiosamente composta da famiglie multirazziali?

Chissà che cosa penserebbe Jane Austen, della realtà storica riproposta, nella rappresentazione dei propri romanzi?

Se solo leggessero meglio

Paradossalmente invece, senza stravolgere la storia, ci sarebbero grandi personaggi di colore nella storia vera d’Europa. E senza neanche andare troppo lontano. Ci sono degli esempi calzanti, che toccano epoche molto vicine a quelle dove sono stati inseriti i falsi storici.

Per puro esempio nessuno pensa alla famiglia Dumas.Thomas Alexandre, generale rivoluzionario e poi napoleonico, fu il suo capostipite. Personaggio eccezionale imprigionato nelle galere borboniche. Padre del noto scrittore
Alexandre Dumas, autore tra le altre opere de i tre moschettieri nonché nonno dello scrittore Alexandre Dumas Junior.

Come non si parla di un altro personaggio illustre del mondo della cultura. Anton Wilhelm Amo,  filosofo tedesco di origine ghanese. Cresciuto nel XVIII secolo alla corte di Brunswick.

Figure storicamente realmente vissute, ma probabilmente ignorate dai maestri della nuova sottocultura in voga ai nostri tempi.

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