Perché vuoi negare i diritti agli omosessuali e alla comunità LGBT?
Me lo sento dire spesso, anche da persone a me vicine.
Provo a chiarire una volta per tutte
Allora, io non voglio negare nessun diritto ai gay, ai trans, ai bisessuali, trisessuali, quadrisessuali, pentasessuali, ai non binari, ai fuori dai binari e via discorrendo.
E non mi sembra che qui in Italia vengono negati i diritti ai gay.
Qualcuno nega qualche diritto a questa gente?
Non mi sembra.
Possono dichiararsi in pubblico, possono amarsi e fare l’amore, possono convivere, possono lavorare, possono uscire e passeggiare liberamente, possono andare al ristorante e a ballare, possono esprimere il loro dissenso, possono anche manifestare in piazza sculettando e mostrando il loro batacchio, possono votare, possono candidarsi a cariche pubbliche
Insomma possono fare tutto ciò che fanno gli altri, e come gli altri, entro i limiti imposti dalle leggi.
Godono degli stessi diritti di ciascuno di noi.
Se poi mi venite a dire che ai gay viene “negato” il diritto di unirsi in matrimonio o di adottare bambini, qui non e’ difficile replicare.
I gay non hanno il diritto di unirsi in matrimonio o di adottare bambini, di conseguenza non e’ possibile che gli venga negato questo diritto.
E comunque ci sono le cosiddette “unioni civili”
Un diritto per essere negato deve esistere. E per esistere ci deve essere una legge che lo concede.
Fino a quando il parlamento non legifera su questi temi, fino a quando il parlamento non approva una legge che permetta ai gay di unirsi in matrimonio e di adottare bambini, non si puo assolutamente affermare che a loro vengono negati questi diritti.
Io negherei questo diritto ai gay se ci fosse una legge che permetterebbe a loro di sposarsi o di adottare bambini, e io glielo impedissi
Per esempio, agli afroamericani veniva negato un diritto, quello di votare, perché in quanto americani godevano dello stesso diritto di voto dei bianchi, ma veniva loro impedito.
In questo caso veniva negato un diritto.
Ma se non esiste una legge che concede un diritto, non si può dire che questo diritto viene negato.
L’aborto e’ diventato un “diritto” non perché c’e’ stato un referendum, ma perché il parlamento ha legiferato e ha approvato la 194
Solo da questo momento sopprimere una vita innocente e’ diventato un “diritto”.
Prima non lo era perche’ non c’era nessuna legge che concedeva questo “diritto”.
Quindi, smettetela di piagnucolare e di rompere i coglioni con questi diritti negati ai gay
Se poi volete introdurre “nuovi diritti”, fatelo, ma questo non ci azzecca nulla con il “negare” i diritti dei gay oggi.
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