Pandemia: Come usciremo da questa situazione?

usciremo

Non sono pessimista, e quindi secondo me ne usciremo. Con le ossa molto rotte, ma ne usciremo. L’uomo, come spesso ripeto, è il peggiore essere vivente che possa abitare questo pianeta. Lo sta devastando in ogni modo possibile. La razza umana è geneticamente uno schifo.

Però ha anche un pregio: l’uomo si sa adattare e sa reagire. Quindi sono sicuro che ne usciremo. Magari cambiati. E a questo punto sta a noi cercare di cambiare in meglio.

Che l’uomo faccia schifo è conclamato da diverse cose.

  1. La necessità di studiare in laboratorio migliaia di virus. Ormai il deterrente nucleare è stato soppiantato dal deterrente batteriologico. La paura derivante dalle malattie, lo abbiamo visto in questi mesi, crea più sottomissione di qualsiasi guerra.
  2. Il trarre vantaggio economico da questa situazione è deplorevole. Io non sono tra quelli che dicono che il virus sia stato distribuito ad arte. Sicuramente è sfuggito di mano a qualche laboratorio. Però la gestione che ne è derivata è sicuramente studiata a tavolino. Per quanti mesi la Cina ha taciuto la diffusione? Finché non era sicura di aver trovato un vaccino. Infatti adesso in Cina tutto è tornato alla normalità, mentre il resto del mondo occidentale (USA e Europa) sono in ginocchio e con la testa sul ceppo. La Cina ci comprerà a prezzi di saldo. Applausi all’OMS, che essendo finanziata in maggioranza dalla Cina, ha taciuto il più possibile la diffusione. Insomma ha retto il sacco.
  3. Le case farmaceutiche si faranno ancora più ricche con i nostri soldi. Tutti vogliamo il vaccino, ne sentiamo un bisogno improcrastinabile, e loro ci fanno i quattrini veri. Come le piattaforme di servizi online. Interessi finanziari talmente elevati che sono sovranazionali.
  4. Poi c’è la gestione in casa nostra.

La gestione italiana

In una situazione del genere i politici italiani somigliavano molto ai polli dei Promessi Sposi che, tenuti per le zampe mentre andavano al mattatoio, si beccavano fra loro.

In Italia abbiamo assistito ad un inaridimento della classe politica a dir poco desolante. Il nostro arco parlamentare, da sinistra a destra, è il più deprimente da quando è finita la monarchia. Abbiamo una maggioranza di rimpasto. I 5S prima erano lingua in bocca con la Lega e sputavano veleno contro il PD. Adesso vanno a letto col PD (strani compagni di letto, diceva Andreotti) ma non ci vanno d’accordo. Siamo al meretricio politico.

L’opposizione in tutto questo fa dei grandissimi proclami su FaceBook, ma niente altro.

Il Presidente del Consiglio parla, parla, parla. Sforna DPCM come se fossero pane fresco e non riesce a tracciare una strategia economica per il futuro. Insomma si starà a vedere.

E chi dovrebbe fare la voce grossa e richiamare tutti all’ordine, leggasi Mattarella, osserva. E basta. Quanto mi manca Cossiga. Mi manca addirittura Pertini, che lo ricordo vagamente. Manca come l’aria un uomo che abbia le palle di prendere in mano la situazione.

Sarebbe stato tanto difficile, nel momento di minor contagio, fare una sorta di große koalition? Un tavolo comune dove i rappresentanti di tutte le forze politiche si confrontavano per creare una linea guida per rilanciare l’Italia.

Un Primo Ministro serio, aiutato dal Capo dello Stato, avrebbe strutturato una regia assieme all’opposizione per varare un piano per il rilancio del Paese. Specialmente alla luce delle grosse quantità di denaro che provengono dall’Europa. E invece bisticciano come “comari di un paesino che non brillano certo per iniziativa” accontentatosi di mancette.

Forse siamo ancora in tempo.

 

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