Ottobre andiamo, è tempo di votare

Ottobre andiamo, è tempo di votare

Finalmente ci siamo: tra pochi giorni anche al Toscana andrà al voto per scegliere chi governerà la Regione per i prossimi 5 anni.

I sondaggisti scommettono su Eugenio Giani, Governatore uscente di una Toscana da sempre rossa, che guida la coalizione di centrosinistra, l’ormai mitologico campo largo, dove, promettono, ci sarà spazio di coesistenza per tutti, dai grillini ai renziani alla sinistra ecologista ai socialisti ed ai “civici”, e baricentro della coalizione sarà il PD schleiniano che ha digerito anche il reddito di cittadinanza regionale, e chi ancora sostiene che lo sviluppo di Peretola non s’ha da fare

Tra i punti strategici, il reddito di cittadinanza regionale, il no convinto ai CPR (i famigerati Centri di permanenza per gli stranieri irregolari in attesa del rimpatrio), la ripubblicizzazione del servizio idrico la chiusura del rigassificatore Snam di Piombino.

A sinistra del campo largo, la Toscana Rossa immaginata da Antonella Bundu, unica candidata donna alla Presidenza della Regione, sostenuta da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Possibile (oltre ad alcune liste civiche) che può contare su una ideologia granitica e tanta coerenza su battaglie storiche: acqua pubblica, sanità pubblica, diritto alla casa, senza compromessi e mediazioni

Infine, nell’agone anche Alessandro Tomasi, classe 1979, il sindaco di Pistoia più amato d’Italia, sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che governa l’Italia ma che in Toscana i bookmakers e sondaggi danno ancora in svantaggio. Giovane, sa parlare ai giovani e promette maggiori fondi per il diritto allo studio e per bloccarne la fuga dalla Regione; un piano casa fatto di edilizia popolare e incentivi al lavoro; sostegno alla manifattura contro il rischio di deindustrializzazione, no assoluto al reddito di cittadinanza ma piuttosto fondi alla formazione e stabilizzazione dei ricercatori, sì al CPR e, ciliegina sulla torta, non ha problemi a definirsi antifascista “Sono un sindaco, ho ricordato e premiato partigiani e oppositori al fascismo. E ho giurato sulla Costituzione”.

I sondaggisti dicono che la sanità è un tema sensibile agli elettori, e sappiamo bene che quel buco colossale accumulato in decenni è stata una delle ragioni che indusse il già Governatore Giani ad alzare l’IRPEF nel 2023

Tomasi promette tagli agli sprechi, vendita o dismissione di immobili improduttivi, ed un modello che vede con favore l’ampliamento delle sinergie con il privato per ridurre le liste d’attesa ma “mantenendo indirizzo e controllo del pubblico”.

Bundu vorrebbe una sanità pubblica, programmata e di prossimità, più vicina al cittadino.

Giani si dice già al lavoro per la ristrutturazione della sanità territoriale con servizi di prossimità al cittadino, ospedali di comunità e presidi, in modo da riformare profondamente il sistema territoriale, con buona pace delle 3 macroaree delle ASL toscane che pure si vollero in un passato recente

Nessun ritocco all’aliquota IRPEF regionale che fu aumentata da Giani nel dicembre 2023 proprio per fronteggiare quel buco enorme che affligge la sanità toscana.

Ultimo e primo protagonista della disfida elettorale, e vero protagonista oltre ai 3 candidati: il pubblico, il popolo, gli elettori, le persone, noi tutti, che, volenti o nolenti, facciamo tutti i giorni fanno i conti con le liste d’attesa (lo sappiamo che per prenotare una visita i tempi di attesa sono inaccettabili, o in alternativa si propongono visite a centinaia di chilometri di distanza), con i disagi al traffico (non parlo da fiornetina afflitta dai cantieri perenni in città, ma penso anche alla questione del potenziamento e del pedaggio sulla FIPILI è un altro tema sul piatto), con il problema della casa e del lavoro sempre più povero, per non parlare della TARI, sempre più alta per quella carenza strutturale ed inaccettabile di impianti in Toscana.

E taccio sulla sicurezza, che in ogni capoluogo e città è un serio problema che condiziona la vita e le scelte soprattutto dei più fragili, alla mercè di una criminalità sempre più dilagante e violenta, tra scippi, spaccate, violenza, degrado e spaccio

Seguirò attentamente quest’ultima settimana di campagna elettorale, dove mi auguro aumenteranno le occasioni di confronto tra i 3 che si propongono di guidare la Toscana; non perdiamocele quelle occasioni di ascolto, cari elettori, perché oltre le ideologie ci sono i problemi e soprattutto la capacità di risolverli.

Da parte mia, faccio il tifo per la democrazia della partecipazione e del voto, e credo ancora che le persone abbiano la voglia di decidere con la scheda elettorale quale sarà la sorte della nostra Toscana, perché se come sento dire “tanto sono tutti uguali”, ci condanniamo da soli all’immobilismo.

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