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Omicidio stradale: non basta più risarcire la vittima per archiviare la pratica.

Gli ultimi casi di cronaca fanno ritornare alla ribalta la tematica dell'omicidio stradale; la tutela legale non è più ormai un accessorio.

di Redazione
6 Dicembre 2021
In Attualità
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omicidio stradale
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Omicidio stradale: nella notte tra mercoledi e giovedi, un’auto ha travolto un giovane 17enne in scooter sulle strade di Ischia. Se pur negativo ai test droga ed alcol, il conducente dovrà rispondere dell’accusa di omicidio.

Omicidio stradale: le ultime sentenze

Altrettanto recente la condanna a 18 mesi per l’imprenditore che, a bordo della sua BMW, travolse nel 2016 un’anziana donna a Viareggio.

Per non parlare della sentenza di Settembre della Cassazione riguardo all’investimento di un pedone. Gli organi di giustizia hanno condannato il conducente di un furgone in retromarcia. Infatti, la condotta del pedone non sarebbe stata “eccezionale ed atipica, imprevista ed imprevedibile” per poterlo assolvere. Vista la chiusura posteriore del mezzo e l’assenza di dispositivi idonei a monitorare, la manovra andava svolta con maggiore cautela; o magari l’ausilio di un terzo. In altri termini, non è stata giudicata “imprevedibile” la presenza del pedone; o quantomeno condizione sufficiente a produrre l’evento.

La tutela legale: una polizza vera e propria, non più una garanzia accessoria!

Del resto, la legge 41/2016 ha sancito che una lesione diventa “grave” superati i 40 giorni di prognosi. In tal caso, non basta risarcire la vittima per esser assolti e parte d’ufficio il procedimento. Un’assicurazione specifica di tutela legale assolve il contraente dagli esborsi economici derivanti da questo.

Consolazione non così magra, dato l’onere delle spese legali e la frequenza dei casi di applicazione. Basta infatti aver commesso una delle violazioni previste dal comma 5 articolo 590-bis del Codice Penale:

  • circolazione contromano;
  • passagio con il semaforo rosso;
  • inversione del senso di marcia .
  • velocità superiore ai 70 km/h nei centri urbani o limite di velocità superato di oltre 50 km/h nelle strade extraurbane.

I colpevoli di queste comunissime infrazioni non si possono sottrarre alla trafila della giustizia; per giunta, i costi sostenuti rimangono a loro carico, anche in caso di assoluzione finale.

E pensare che per anni, la tutela legale è stata venduta come semplice garanzia “accessoria” della comunissima RCA…

 

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/obbligo-di-assicurazione-per-chi-vuole-sciare-dal-1-gennaio-2022/

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