Oggi in Toscana 1290 nuovi positivi al Covid-19 ma gli asintomatici sono 82,4%

Come cambia il dato a seconda del modo di porgere la notizia

Tamponi

Nella giornata di oggi, venerdì 23 ottobre, in Toscana sono 1.290 i nuovi positivi al Coronavirus su un totale di 27.901 casi, registrati dall’inizio dell’epidemia.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 656 (50 in più rispetto a ieri, più 8,3%), 82 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).

In altre parole, oggi, di 1290 positivi – non malati, semplicemente positivi – 50 sono quelli che sono in ospedale, il 3,8%, e nessuno in terapia intensiva.

Nessuno in terapia intensiva.

Il 3,8% in ospedale.

Complessivamente, 13.718 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (1.063 in più rispetto a ieri, più 8,4%).

Considerando questo ultimo dato, solo il 18,6% presenta sintomi rilevanti.

L’82,4% invece non presenta sintomi o solo lievi ed è a casa sua.

V’è da chiedersi allora di cosa stiamo parlando.

Questi i dati accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Come cambiare la percezione dei dati. Lezioni di Minculpop

Fino ad in mese fa la percentuale degli asintomatici o paucisintomatici, cioè con pochi e limitati sintomi era messa in risalto.

Oggi non più, l’accento è posto sulla crudezza del numero dei positivi al tampone, ma è evidentemente un dato grezzo, di per sé non esaustivo.

Fino ad un mese fa tutto bene

Al fine di salvare ciò che rimaneva della stagione estiva e del Pil italiano, si era saggiamente deciso di porre in risalto la poca aggressività del virus rispetto a marzo scorso.

È poi c’erano le elezioni.

Ora non più, sicuramente più funzionale creare terrorismo e paventare nuove chiusure.

L’inverno scorso le terapie intensive scoppiavano e, per via della novità di questo virus, spesso l’avvio dei ventilatori polmonari era controproducente.

Complice poi impreparazione del governo e la mancanza di Dpi, mascherine in primis, la situazione è precipitata.

Nuovi scenari

Ma oggi, ottobre 2020 la situazione è ben diversa.

Talmente diversa che le parti si sono rovesciate: chi accusava di razzismo i sinceramente preoccupati del dilagare del virus cinese ora sono i più intransigenti assertori della necessità di un nuovo lockdown.

Chi viceversa era più realista allora ed esprimeva preoccupazione per la dilagante epidemia, ora cerca di operare distinguo. Afferma correttamente che una nuova serrata calerebbe la ferale mazzata sul bilancio dello Stato, obbligandoci ad accettare Mes e Recovery Fund, con le conseguenze della Troika dietro l’angolo a metterci le mani in tasca, come scrivevo giorni fa.

Gli asintomatici o paucisintomatici sono l’82,4%.

Questo è il dato di fatto odierno.

Ogni misura di chiusura o limitazione della circolazione appare oggi lontana dalla realtà e dalla necessità.

A marzo i tamponi venivano fatti solo a chi versava in gravi condizioni, sicuramente i positivi erano dieci se non venti volte di più di quelli ufficiali.

Sarebbe più corretto risalire ai positivi dai malati gravi, ora che ne conosciamo la media di incidenza, non viceversa.

Invece questo governo incosciente pare volerci fare ripiombare nell’incubo della chiusura in casa e le autocertificazioni per uscire.

In nome di un autoritarismo strisciante ed interessi economici tutti antitaliani.

 

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