Non tirare la tonaca del maestro Don Milani

Non tirare la tonaca del maestro Don Milani. “Le cose meno belle, purtroppo, vengono da sé, invece le cose belle bisogna imporsele con la volontà, perché c’è stato chi ha pensato a fare in modo che la società vi offrisse tutto quello che occorre perché alle cose belle e utili non ci pensaste e teneste la vostra vita a un basso livello.”

Queste parole sono tratte da una delle tante lezioni che il priore Don Milani condivise con i suoi ragazzi.

Ripetiamo: le cose belle bisogna imporsele con la volontà. È tutta qui la filosofia concreta del maestro. Altro che scorciatoie da utilizzare per anestetizzare l’avventura educativa!

La scuola

La scuola è sudore, interezza di attenzione, totale coinvolgimento umano. L’obiettivo non è il voto, ma elevare la persona nella sua dignità, preparare contemporaneamente alla vita, alla nobiltà del lavoro, alla dimensione comunitaria

Per questi motivi l’educazione a Barbiana non può essere “facile”, deve prevedere impegno, applicazione, fatica, durezza anche.

L’educazione per Don Milani è insieme dono e conquista.

Dodici ore di studio al giorno, 365 giorni all’anno, inglese, francese, arabo e persino viaggi all’estero.

“Sono venuti anche uomini che non avevano mai visto la chiesa e che – racconta don Lorenzo – pensano di emigrare verso il piano, come tutti, ma proprio per questo vogliono istruirsi. Basta una trovata per sera e stanno lì occupati, appassionati fino alle 11 o mezzanotte.”
Smettete di tirare il priore di Barbiana per la giacca dalla parte sinistra. Anche perchè non è una giacca, ma una tonaca di cui è andato sempre fiero. E non usatela per la strumentale polemica sul merito. Da questo maestro, antico e sempre moderno, non arriva certo un assist per le conformistiche pedagogie dei nostrani maitre a penser. Continuando così non solo perderete il timone della politica italiana, ma anche il consenso di quello che è stato per decenni il feudo della vostra cultura di sinistra.

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