Morte Willy Duarte: assassini col reddito di cittadinanza

Willy duarte

Willy Duarte – Con calma, come succede spesso da noi. Meglio se taciuto, specialmente se a favore della destra parlamentare. Ma alla fine qualcosa trapela.

Ciò che è trapelato è che gli assassini di Willy Duarte erano, almeno quello, persone coerenti. Mi spiego.

Dopo che la nuova professoressa di sociologia Ferragni aveva urlato al pericolo del ritorno del fascismo, perché i soggetti in questione erano:

  1. Tatuati come Fedez
  2. Platinati come Fedez
  3. Palestrati come Fedez
  4. Ascoltavano Fedez

Dopo che dai loro profili si era palesata una convinta deriva pentastellata, con slanci di passione anche verso PD e IV, il salmo non poteva che finire in gloria.

I nostri muscolosi amici prendevano il Reddito di Cittadinanza. Ci mancava, vero?

La più grossa porcheria sociale, l’unico modo per cui la gente ha votato 5stelle, andava ad alimentare la vita lussuosa dei Quattro dell’Ave Maria. Ovviamente non avendone alcun diritto.

Il Capogruppo alla Camera di FdI Lollobrigida, ha fatto un’interrogazione al Ministro del Lavoro chiedendo spiegazioni al riguardo.

Evidenzia specialmente “l’annosa questione di un sussidio che è assegnato ed erogato senza alcun controlli da parte delle autorità preposte o Stato”.

Insieme alla Ferragni si sono espressi altri illustri intellettuali tra cui la sempre verde Liliana Segre che, ovviamente, non poteva che gridare alla deriva fascista. Ma non mi aspettavo niente di di verso. Alla quale si è accodata Zodiac Lilli Gruber, e anche qui non mi aspettavo niente di diverso.

L’unica voce seria invece è quella del magistrato e Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri che ha ben dettagliato come il comportamento dei quattro galantuomini non ha niente a che fare col fascismo, ma piuttosto con uno stile mafioso di controllo del territorio.

 

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