Misure anti-Covid: discoteche no, Festa dell’Unità si

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Misure anti-Covid: discoteche no, Festa dell’Unità si. Il business esentasse del Pd è immune.

Per offrire un servizio di informazione completa ai nostri lettori, noi di AdHoc News siamo costretti a seguire le pagine social di tutti gli schieramenti politici. In questa nostra noiosissima attività, non abbiamo potuto fare a meno di notare che il Partito Democratico, da giorni, ha messo in campo una poderosa campagna propagandistica di sostegno alle nuove misure restrittive del Governo.

I giovani che frequentano le discoteche e i gestori dei locali sono stati più volte messi alla gogna e appellati in modo offensivo. In particolare, i commenti dei seguaci Dem fanno impallidire. Una canea schiumante di rabbia, obnubilata dai media mainstream, pronta a scagliarsi contro l’untore indicato dal telegiornale globalista di turno.

Questi integerrimi applicatori delle restrizioni figlie del dogma Covid-19, hanno pubblicato una serie di post aggressivi in cui si condanna chi si aggrega. Stigmatizzazioni severe contro ogni tipo di assembramento con boriosi richiami alla responsabilità. Innumerevoli poi gli attacchi a Salvini e agli esponenti di destra, contro i  quali c’è una spasmodica caccia di foto in cui appaiono senza mascherina o con poco distanziamento. Immagini che vengono subito pubblicate con commento indignato ed emotivamente mobilitante a margine.

Poco fa, però, non abbiamo creduto ai nostri occhi. Tutto ad un tratto compare una locandina pubblicitaria che, con una pietosa retorica resistenziale, propaganda in pompa magna un evento dall’impatto aggregativo decisamente considerevole: la Festa dell’Unità. 

Ricapitolando, secondo il Pd, un locale che paga le tasse, fornisce un contratto ai propri dipendenti e possiede personale abilitato non può lavorare e se chiede di farlo deve essere criminalizzato. La Festa dell’Unità, priva di qualsiasi adempimento fiscale, con un servizio prestato da volontari improvvisati, può tranquillamente organizzare eventi aggregativi e remunerativi a proprio piacimento.

La cosa è ovviamente inaccettabile. Anche perché non è un mistero che il Partito Democratico, rispetto alle discoteche, attragga proprio i soggetti più a rischio, ovvero gli anziani. La motivazione di questa doppia morale è facilmente ipotizzabile… D’altronde c’è chi le mascherine le indossa da molto prima dell’avvento del Covid-19 e noi, ormai, abbiamo imparato a riconoscerle.

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