Melissa Satta: non ci siamo

Fiorentina – Inter di domenica sera non passerà di certo alla storia per essere stata un partita avvincente come il 4-3 del 1989 quando il compianto Borgonovo si nascose dietro a Bergomi e poi gli rubò il pallone della vittoria, o come quella che finì 4-1 con doppietta di Jovetic e Ljajic e il pubblico cantava “il pallone è quello giallo!”.

C’è stato un bellissimo gol di Vlahovic, è vero, ma i sussulti sono stati ben pochi. L’unico colpettino può essere arrivato quando Lautaro Martinez ha segnato lo 0-2 poi annullato dal VAR.

Ed è proprio in questa circostanza che la signora Boateng, al secolo Melissa Satta, ha trovato il modo per salire agli onori della cronaca. Ha praticamente definito la tribuna fiorentina come una manica di tagliagole senza cuore, che aggrediscono verbalmente e fisicamente un povero padre con un figlio piccolo, rei soltanto di essere interisti. 

Al secondo gol dell’Inter papà e bambino hanno esultato, per tutta risposta sono piovuti insulti su di loro in tribuna. La situazione si è fatta incandescente e i due sono stati portati via dagli steward. Non vi vergognate a far spaventare e piangere un bambino di dieci anni? Mi dispiace ma io non vi chiamo tifosi“. Queste le parole della starlette. Parole di biasimo, giustamente. Dure, meno giustamente.

La cronaca degli eventi

Ero a pochi metri dall’allegra famigliola interista e ho visto come sono andate realmente le cose. 

Doverosa premessa: sono stato in trasferta negli stadi più caldi di Italia. Anche a Bergamo quando vincemmo la Coppa Italia (1996, Amoruso e Batistuta) e mai ho rischiato le mani addosso. Mai. Motivo: mi sono sempre comportato con moderazione. E se hai un bimbo piccolo con te, a maggior ragione.

Il padre in questione, invece, ha esultato come se avesse vinto la Champions League: una scena pittoresca, non c’è che dire. E agli inviti (beceri) degli astanti viola “staharmo!” o “mettitassedere!” e qualche vaffa di contorno, il nerazzurro invece di smorzare i toni, è entrato in contraddittorio. Allora proprio te le cerchi.

La Questura e gli stewards sono entrati giustamente in azione perché la situazione avrebbe anche potuto degenerare e i due sono strati accompagnati in tribuna autorità. Qui scatta l’applauso alla società viola che ha gestito la situazione in modo eccellente.

Quindi, cara signora Satta, prima di voler fare sensazionalismo a tutti i costi, magari spiega realmente come sono andate le cose. Se sei una persona famosa, le tue parole devono essere ben pensate e non dettate dalla voglia di apparire sui giornali.

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