Mayotte, ai confini dell’Unione Europea

Mayotte

Le Comore sono un gruppo di isole dell’Oceano Indiano situato a oriente della costa africana. Erano una colonia francese fino al 1975, quando dichiararono l’indipendenza. Tuttavia l’isola di Mayotte, nonostante faccia geograficamente parte dell’arcipelago, scelse di rimanere politicamente francese, e nel 2009 la popolazione votò a larghissima maggioranza in favore della piena integrazione nel paese europeo, principalmente a causa dei vantaggi economici associati con questa scelta. Nel 2011 è terminato il processo amministrativo in base a cui Mayotte è diventata il 101° dipartimento francese. Si tratta quindi di un territorio facente parte dell’Unione Europea ed i cittadini di Mayotte sono cittadini europei al 100%.

Proteste

All’inizio del 2018 vi fu a Mayotte un periodo di parecchi mesi di tensione politica e sociale, con forti proteste di piazza.

La causa delle proteste era l’eccessiva presenza di immigrati clandestini, che metteva sotto eccessiva pressione le strutture sanitarie dell’isola. Tipico il caso, ad esempio, del reparto maternità: secondo le statistiche ufficiali, infatti, circa il 70% dei 10.000 bambini che nascevano nell’unico ospedale dell’isola, situato nella città principale di Mamoudzou, nascevano da migranti illegali, principalmente dalle isole Comore. Si diceva che fosse uno dei più attivi della Francia, al punto che il governo valutò la possibilità di dichiarare l’ospedale come territorio non francese in modo che i bambini nati lì non abbiano automaticamente diritto alla cittadinanza francese. La Francia applica infatti lo ius soli.

L’ospedale non era l’unica struttura ad avvertire la pressione: gravi problemi abitativi e scolastici erano causati dagli immigrati illegali. Nelle scuole i figli dei clandestini formavano bande giovanili che si scontravano con gruppi di studenti locali.

Il disagio crebbe a tal punto che gli abitanti cominciarono ad organizzare posti di blocco popolari per intercettare gli immigrati clandestini provenienti dal resto dell’arcipelago, che venivano poi consegnati alla polizia per l’espulsione.

Alcune riflessioni

Cosa fecero le autorità francesi per risolvere la situazione? Assolutamente nulla. Funzionari del ministero degli interni parlarono anzi per lamentare l’illegalità della reazione del popolo di Mayotte.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: quasi la metà della popolazione dell’isola è costituita da immigrati illegali.

La situazione di Mayotte deve farci riflettere: in primo luogo l’isola costituisce una porta d’ingresso privilegiata per immigrati illegali nell’Unione Europea, dato che da Mayotte è relativamente facile raggiungere un qualunque luogo d’Europa.

In secondo luogo, dovremmo considerare Mayotte come una sorta di esperimento demografico, una chiara dimostrazione di cosa l’immigrazione indiscriminata può fare a tutti i paesi dell’Unione Europea, includendo l’Italia ovviamente.

La forte pressione demografica dei paesi africani e del Medio Oriente fa si che ogni giorno ci siano migliaia di disperati disposti a fare qualunque cosa pur di arrivare in Europa. Dobbiamo istituire blocchi navali strettissimi, adottando tutte le più moderne tecnologie per identificare i natanti in arrivo e rimpatriare immediatamente tutti i clandestini.

 

Leggi anche: La difesa è sempre legittima. Storia di ordinaria malavita

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version