Maurizio Belpietro nuovo direttore de l’Unità. Panico a sinistra

Sarà Maurizio Belpietro il direttore dell’Unità, storico giornale del Partito comunista italiano. Non è uno scherzo, lo conferma il direttore del La Verità, ex Panorama e Libero, al sito Huffingtonpost di Lucia Annunziata: “Mi hanno chiesto di firmare questo numero, per garantire l’uscita, e io l’ho fatto”. Non c’è, dunque, un repentino e imprevedibile cambio di linea politica di Belpietro. Semmai, scrive terrorizzato l’Huffpost, edito dal gruppo Espresso e dunque d’area progressista, il rischio è esattamente l’opposto: che la rossa Unità fondata da Antonio Gramsci, cioè, finisca “dritta dritta nell’orbita di Matteo Salvini“. 

Per ora lo scenario è semplicemente quello di una crisi editoriale drammatica che ha portato l’Unità sull’orlo del fallimento ormai da diversi mesi. Il numero in edicola sabato 25 maggio, infatti, “serve all’editore per evitare la decadenzadella testata che, a quel punto sarebbe acquistabile da altri”.

Ovvia l’agitazione nella redazione, rientrata per pochi giorni dalla cassa integrazione. Quasi tutti i giornalisti che hanno lavorato al numero hanno però ritirato le loro firme in segno di protesta. Peraltro, sul nuovo numero ci saranno interviste di peso a Luigi Di Maio (M5s), Nicola Zingaretti (Pd) e Nicola Fratoianni (Sinistra).

Mi auguro che Maurizio Belpietro, che ha ampiamente dimostrato di essere uno dei migliori giornalisti italiani, nonché uno dei migliori manager di testate giornalistiche (La Verità e il rilancio di Panorama sono mezzi miracoli nel contesto attuale), possa ridar vita ad un quotidiano storico: a modo suo. Con buona pace di Gramsci. 

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