Non c’è niente da dire: Matteo Renzi le sta tentando di tutte per far saltare il banco. Adesso ha addirittura tentato di fare all-in lanciando sul piatto il nome più potente che ha.
Ha messo una condizione francamente irricevibile: se volete Italia Viva in maggioranza, allora dovete mettere al MISE Maria Elena Boschi. Sì avete capito bene.
La femme fatale della sinistra alla seta, quella che (assieme a Renzi) avrebbe dovuto ritirarsi dalla scena politica se avesse perso il referendum. Quella che, una volta perso il referendum, si è candidata a Bolzano pur di essere rieletta deputata.
La stessa che è indagata per l’inchiesta Open assieme al suo capo. Chiaramente una provocazione.
Renzi avrà sicuramente fatto i suoi conti: o mi mandano a fare una girata e salta tutto, o vengono a vedere il bluff, ma intanto ho piazzato la mia fedelissima a capo di uno dei ministeri chiave. No signori: Matteo Renzi è tutto meno che uno sprovveduto. Avesse un ego un po’ meno esuberante sarebbe anche un grande statista.
I pentastellati diranno sì
Abbiamo analizzato più volte questo punto: i 5stelle non hanno nessuna voglia di tornare a vendere bibite in curva al San Paolo (sono troppo anziano per chiamarlo Maradona). Hanno capito che stare in parlamento è libidinoso, remunerativo e poco, poco impegnativo.
E questi diranno immediatamente di sì. Figuriamoci se vogliono rischiare di andare alle elezioni.
Quindi avremo un nuovo governo, basato sulla paura di andare al voto, con una maggioranza che non si sopporta più e con una banda di cialtroni che si sono trovati in parlamento promettendo quattrini a chi non lavorava.
Il tutto mentre l’Europa sta decidendo la distribuzione dei soldi del Recovery Fund. Se fossi nelle persone che decidono di darci i denari, onestamente non mi darei una lira bucata (dato che sono vecchio, ragiono in lire).
L’Italia sta morendo (non di Covid ma di economia) e noi siamo in queste mani. Santa pace!
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