L’opportunismo politico di Schlein sui dazi Trump: quando la critica diventa danno nazionale

L’opportunismo politico di Schlein sui dazi Trump: quando la critica diventa danno nazionale

In un momento di straordinaria delicatezza per l’economia italiana ed europea, caratterizzato dalle minacce di dazi americani che potrebbero costare al nostro Paese tra i 15 e i 35 miliardi di euro, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha scelto di trasformare una crisi economica internazionale in un’occasione di attacco politico contro il governo Meloni.

Una strategia che appare non solo miope dal punto di vista economico, ma pericolosamente irresponsabile per gli interessi nazionali

L’Italia si trova in una posizione di estrema vulnerabilità di fronte alle minacce commerciali americane. Secondo le stime più recenti, l’Italia è il secondo paese più colpito in Europa dai potenziali dazi trumpiani, con un impatto che potrebbe raggiungere i 35 miliardi di euro e mettere a rischio circa 178.000 posti di lavoro.

Il dazio medio per l’Italia è salito all’8%, secondo solo alla Germania con l’11%, mentre la combinazione tra dazio e cambio sfavorevole porta il carico effettivo sulle esportazioni italiane a un costo totale del 23%

Le esportazioni verso gli Stati Uniti rappresentano circa il 3% del PIL italiano, una quota significativa che non può essere sottovalutata .In un contesto in cui la guerra commerciale mette a repentaglio lo 0,7% del PIL europeo, l’Italia non può permettersi il lusso di una politica estera guidata da calcoli elettorali interni piuttosto che da una lucida valutazione degli interessi nazionali.

L’opposizione dovrebbe sostenere gli sforzi del governo per preservare i rapporti con gli Stati Uniti mantenendo al contempo la solidarietà europea, anziché trasformare una crisi economica in un’occasione di polemica

L’Italia ha bisogno di una politica estera responsabile, non di slogan elettorali e Meloni ha dimostrato maggiore maturità politica di chi, dall’opposizione, preferisce il facile consenso alla difficile responsabilità.35

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