Lockdown alla salvadoregna: ecco come le autorità gestiscono i prigionieri

Almeno indossano le maschrine!

sociale

Le autorità salvadoregne ignorano il distanziamento sociale per raggruppare i prigionieri in carcere dopo che dal carcere sono stati ordinai 22 omicidi in un  solo giorno.

I detenuti della prigione di Izalco sono stati ammassati uno accanto all’altro dopo che il presidente Nayib Bukele ha ordinato l’isolamento di 24 ore delle prigioni contenenti membri di bande.

Il presidente Bukele ha dichiarato che i loro leader sarebbero stati mandati di 22 omicidi nelle ultime 24 ore.

I capi delle bande andranno in isolamento.

Bukele ha detto che l’isolamento di “massima emergenza” sarà applicato mentre la polizia indagherà sui 22 omicidi denunciati venerdì.

Quel numero è stato il più alto totale in un solo giorno da quando Bukele si è insediato lo scorso giugno, ha dichiarato un portavoce della polizia.

Solo pochi anni fa, El Salvador, che è stato a lungo afflitto da potenti bande di strada note come maras, aveva il più alto tasso di omicidi nelle Americhe.

Tuttavia, gli omicidi sono diminuiti in modo significativo sotto Bukele e il Paese centroamericano ha registrato negli ultimi mesi diversi giorni senza alcun omicidio.

El Salvador ha imposto alcune delle misure più severe delle Americhe per combattere la diffusione del coronavirus.

Il Paese ha iniziato un lockdown totale il 22 marzo, e ha reso la violazione delle leggi di serrata punibili con la reclusione.

Le organizzazioni per i diritti umani nel Paese hanno condotto una campagna contro le severe misure per il distanziamento sociale.

Hanno contestato in particolar modo alcune delle detenzioni che non hanno permesso alle persone di essere viste davanti a un tribunale prima di essere incarcerate.

La corte costituzionale del Paese ha deciso di rilasciare alcune persone detenute illegalmente.

Il presidente Nayib Bukele ha continuato a difendere la prerogativa della polizia di detenere le persone e di mandarle in quarantena.

Il governo insiste nell’usare la reclusione come punizione per chi viola gli ordini esecutivi.

Le contestazioni arrivano da più parti: Celia Medrano, responsabile del programma dell’organizzazione per i diritti umani Cristosal, con sede a San Salvador ha rilasciato una lunga intervista ad Al Jazeera a proposito di questi metodi.

Il Paese, che conta 6,4 milioni di persone, ha visto solo 298 infezioni confermate da coronavirus, con otto morti dall’inizio della pandemia, secondo la John Hopkins University.

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