Lobotomia da Distanziamento Sociale: l’importanza delle parole

Un errore marchiano di definizione o una scelta ben strutturata?

Distanziamento sociale

Distanziamento Sociale, e io urlo! – Ho spesso analizzato lamentandomi la approssimazione di questo governo. Promesse non mantenute, parole vuote e in libertà, azioni destabilizzanti molto di più delle non azioni.

Ma c’è una definizione che mi fa venire i brividi: il Distanziamento Sociale. E non ho ancora capito se è un errore fatto in buona fede e cattiva preparazione lessicale, da parte del solito burocrate che deve per forza farsi bello con l’utilizzo scriteriato di parole gonfie; oppure è un concetto creato in maniera scientifica.

Eppure il Presidente del Consiglio, il Re del Decreto, il Sovrano Unico d’Italia, è un avvocato nonché professore è uno che le parole dovrebbe conoscerle. E dovrebbe conoscere la potenza che hanno.

Specialmente in un momento di sbandamento, di necessità di una guida salda e decisa, di difficolta (stavolta sì) sociale, l’utilizzo di un lemma rispetto ad un altro, può creare una differenza sostanziale.

E allora chiamare questa segregazione forzata Distaccamento Fisico sarebbe stato non più dolce (non ci prendiamo per il culo, per favore: a quello ci pensano a Roma), ma meno devastante per l’umore comune. Sicuramente anche più corretto da un punto di vista semantico.

Il problema è che col terrorismo mediatico e succube, e con il bombardamento che viviamo 24/7 di questa orribile e funesta definizione di Distanziamento Sociale, alla fine da quello fisico, molti sono passati allo stato di Alienazione Sociale.

E quindi mi chiedo: stupidità e approssimazione dei nostri governanti o mira scientifica per annientare la volontà popolare?

A chi rimarrà con un cervello funzionante, l’ardua sentenza.

 

Leggi anche: Crolla la fiducia nel Governo, sale il centrodestra

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version