Lira, il dibattito sul MES riaccende la voglia di Italexit

Italexit il dibattito sul MES riaccende la voglia della Lira.

Nelle ultime ore sui social networks tanti sono tornati a evocare l’uscita dell’Italia dall’eurozona, l’Italexit e il ritorno alla amata Lira.

A dare spazio al tormentone è soprattutto l’acceso dibattito sul Mes, il fondo salva stati europeo, che ieri ha toccato il suo apice con il duro scontro in Parlamento tra il governo di Giuseppe Conte e l’opposizione guidata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni che hanno evidenziato tutte le contraddizioni e i rischi dell’adesione.

Ed è così che l’hashtag Italexit è diventato trending topic su twitter, spopolano le foto delle banconote ormai vintage da 500.000 lire con il volto di Raffaello (“Vederle mi riporta indietro ai tempi felici, quanto vorrei che tornassero nel nostro futuro”, scrive qualcuno), così come le improvvisate analisi sul possibile impatto economico-finanziario di un eventuale addio alla moneta unica. Qualcuno invoca un referendum come quello che nel Regno Unito ha visto prevalere il ‘Leave’, ovvero il sì all’uscita dall’Unione Europea.

Gli Italiani infatti sono sempre più disamorati dell’ euro.

Lo rivela l’ ultimo Eurobarometro pubbicato dalla Commissione Ue secondo il quale l’ Italia è il penultimo Paese della zona euro in termini di sostegno per la moneta unica. Solo il 55% degli abitanti dello Stivale, infatti, ritiene che la moneta unica sia una cosa positiva per il nostro Paese, contro il 65% della media della zona euro, con un calo di 2 punti rispetto a un anno fa, a conferma dell’ aumento degli euroscettici italici.
Per contro, aumentano del 6% i contrari alla moneta unica: il 36% degli ita

liani ritiene l’ euro negativo per il proprio Paese. E gli italiani sono anche i meno convinti che l’ euro sia positivo per l’ Ue, con il 69% che risponde positivamente e il 21% negativamente. Tra gli Stati membri della zona euro solo la Lituania fa peggio dell’ Italia, con il 49% di opinioni positive rispetto agli effetti dell’ euro sul proprio Paese e il 37% di opinioni negative, con i favorevoli che, però, nell’ ultimo anno hanno recuperato il 7%.
In termini generali, nei 19 Stati membri dell’ unione economica e monetaria, l’ Eurobarometro registra un aumento del sostegno all’ euro, che ha raggiunto il livello più alto dal 2002.

I più entusiasti della moneta unica sono gli irlandesi (88%), seguiti da lussemburghesi (81%) e finlandesi (79%). Secondo l’ Eurobaromtero, nell’ ultimo anno c’ è stata una ripresa del sostegno all’ euro anche nei paesi più colpiti dalla crisi, con un più 8% a Cipro (55), un più 6% in Grecia (66%), un più 4% in Portogallo (68%) e un più 2% in Spagna (64%). Anche in Francia c’ è stato un netto aumento delle opinioni favorevoli all’ euro con un più 5% (64%).

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