L’industria è con Salvini. Non a Firenze

Riello, Zoppas, il colosso vitivinicolo pugliese Due Palme, Baldinini, Lamborghini e molti altri imprenditori italiani di successo, finalmente hanno deciso di esternare pubblicamente le loro preoccupazioni per l’incompetenza del M5S e la fame di potere antico e immobile del PD. Hanno deciso di appoggiare chi sta cercando di fare qualcosa per il paese, dando una dinamicità e una speranza alla nostra politica: Matteo Salvini.

È forse la prima volta che Salvini riceve attestati di stima così importanti dall’industria. La paura di un rimpasto di governo gestita da Mattarella e quindi dal burattinaio Renzi, in collaborazione con i secondo-mandatisti dei 5 Stelle, è veramente palpabile e porterebbe l’Italia ad una stagnazione così grave che l’industria ne risentirebbe in maniera drastica.

L’unico posto dove gli industriali appoggiano ancora la piovra piddina è Firenze. Fa troppo chic dire di essere di sinistra e avere il sindaco nei propri salotti. Fin quando si vince appalti e si hanno agevolazioni.

Poi, quando ti trovi in casa due ragazzotti che ti cazzottano e ti portano via tutto, magari lo chic passa.

Ad maiora!

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